Fondi pubblici
Turismo e agricoltura, sul tavolo 84 milioni di euro
Ecco tutte le opportunità per chi vuole fare impresa
Ecco tutte le opportunità per chi vuole fare impresa
I bandi pubblici del Psr e del Po Fesr strizzano l'occhio ai privati, che nel Calatino avranno una corsia preferenziale per i Comuni considerati a rischio spopolamento. In ambito pubblico si pensa alla Valle dei Mulini.
Se il turismo come volano dell'economia locale è la ricetta buona per tutte le stagioni, quella che si sta per aprire non ammette più alibi. La Regione, attraverso i fondi europei, ha già messo sul tavolo 84 milioni di euro per i quali il Calatino (e in particolare i Comuni considerati a rischio spopolamento) godono di una corsia preferenziale.
Sviluppo di attività extra-agricole – La "torta" è divisa tra il Piano di sviluppo rurale (Psr) e il Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Po Fesr). Con una novità: se nella precedente programmazione c'era stata particolare attenzione per gli enti pubblici, stavolta le linee d'intervento strizzano l'occhio ai privati. Nell'arco dei prossimi mesi, dunque, non
mancheranno le opportunità per chi vuole diventare imprenditore in ambito turistico o per quelli che lo sono già, ma vogliono rafforzarsi o diversificare.
Le misure più allettanti sono quelle messe a disposizione dal Psr. La 6.4.a, pensata per il «Supporto alla diversificazione dell'attività agricola verso la creazione e sviluppo di attività extra-agricole», ha una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro, ai quali possono accedere imprenditori che vogliono scommettere su agriturismo, ospitalità, agricampeggi e ristorazione (solo per citare alcuni ambiti) grazie a incentivi a fondo perduto che coprono fino al 75 percento dell'investimento (con un tetto di 200mila euro, c'è tempo fino a ottobre). Particolarmente interessanti le possibilità di includere nei progetti i coadiuvanti familiari (per esempio, mogli o figli che lavorano già nell'impresa di famiglia e che vogliono gestire un ramo d'azienda) e l'incentivazione delle Tic (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) per investire nella visibilità sul Web.
Calmo: «Abbiamo priorità» – «Si tratta di una grande opportunità per chi ha un'azienda e vuole diversificare – spiega Luigi Calmo, agronomo specializzato nello sviluppo di progetti in ambito agricolo –, a patto di dimostrare la sostenibilità finanziaria dell'idea alla quale si vuole dare vita». Un presupposto ormai comune a tutte le misure di finanziamento pubbliche, come la 3.5.1 del Po Fesr, che a fronte di un budget più contenuto (20 milioni, presentazione delle domande dal 29 agosto) offre ampio margine alle startup con meno di 5 anni nel settore agroalimentare, del turismo e dell'ambiente. «A livello regionale – aggiunge Calmo – la risposta delle aziende c'è. Occorre che anche il nostro territorio si muova: abbiamo
priorità perché il Calatino è in zona svantaggiata e siamo qualificati come "Area D" nel nuovo Psr. Questo offre maggiori possibilità di accesso ai fondi».
Anche i Comuni, tuttavia, si stanno già dando da fare, guardando con interesse alla misura 7.5 del Psr, che (seppure con un budget ristretto, solo 4 milioni di euro) offre «Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in frastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola scala». Vizzini e Licodia Eubea, ad esempio, cercheranno di trarne vantaggio con un percorso naturalistico che attraversa la Valle dei Mulini, partendo idealmente dal bosco Sant'Angelo e arrivando al lago Dirillo. «Non serve creare nuove attrazioni – fa notare Calmo –, dobbiamo piuttosto valorizzare e garantire decoro partendo dall'immenso patrimonio che già possediamo».
Il "tesoretto" dei Gal – L'ultimo "tesoretto" è in mano ai Gruppi di azione locale. Il Calatino è diviso tra il Gal Kalat e il Gal Natiblei. Quest'ultimo per la nuova programmazione ha a disposizione quasi 5 milioni di euro, ai quali potranno accedere, per l'area
calatina, imprese di Licodia Eubea, Militello in Val di Catania, Scordia e Vizzini, specie per quanto riguarda progetti legati alla lavorazione di prodotti tipici e di servizi nel settore turistico. I tecnici sperano che la Regione conceda l'operatività di spesa entro fine anno. Nel frattempo è partita l'attività di informazione e animazione locale da parte degli enti. Se il turismo è davvero una speranza per il territorio calatino, è giunto il momento di passare ai fatti.
Gli incentivi a fondo perduto coprono fino al 75 percento dell'investimento previsto.
Le misure più allettanti sono quelle messe a disposizione dal Psr. La 6.4.a, pensata per il «Supporto alla diversificazione dell'attività agricola verso la creazione e sviluppo di attività extra-agricole», ha una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro, ai quali possono accedere imprenditori che vogliono scommettere su agriturismo, ospitalità, agricampeggi e ristorazione (solo per citare alcuni ambiti) grazie a incentivi a fondo perduto che coprono fino al 75 percento dell'investimento (con un tetto di 200mila euro, c'è tempo fino a ottobre). Particolarmente interessanti le possibilità di includere nei progetti i coadiuvanti familiari (per esempio, mogli o figli che lavorano già nell'impresa di famiglia e che vogliono gestire un ramo d'azienda) e l'incentivazione delle Tic (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) per investire nella visibilità sul Web.
Calmo: «Abbiamo priorità» – «Si tratta di una grande opportunità per chi ha un'azienda e vuole diversificare – spiega Luigi Calmo, agronomo specializzato nello sviluppo di progetti in ambito agricolo –, a patto di dimostrare la sostenibilità finanziaria dell'idea alla quale si vuole dare vita». Un presupposto ormai comune a tutte le misure di finanziamento pubbliche, come la 3.5.1 del Po Fesr, che a fronte di un budget più contenuto (20 milioni, presentazione delle domande dal 29 agosto) offre ampio margine alle startup con meno di 5 anni nel settore agroalimentare, del turismo e dell'ambiente. «A livello regionale – aggiunge Calmo – la risposta delle aziende c'è. Occorre che anche il nostro territorio si muova: abbiamo
Bisogna comunque dimostrare la disponibilità finanziaria dell'idea progettuale alla quale si vuole dar vita.
Anche i Comuni, tuttavia, si stanno già dando da fare, guardando con interesse alla misura 7.5 del Psr, che (seppure con un budget ristretto, solo 4 milioni di euro) offre «Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in frastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola scala». Vizzini e Licodia Eubea, ad esempio, cercheranno di trarne vantaggio con un percorso naturalistico che attraversa la Valle dei Mulini, partendo idealmente dal bosco Sant'Angelo e arrivando al lago Dirillo. «Non serve creare nuove attrazioni – fa notare Calmo –, dobbiamo piuttosto valorizzare e garantire decoro partendo dall'immenso patrimonio che già possediamo».
Il "tesoretto" dei Gal – L'ultimo "tesoretto" è in mano ai Gruppi di azione locale. Il Calatino è diviso tra il Gal Kalat e il Gal Natiblei. Quest'ultimo per la nuova programmazione ha a disposizione quasi 5 milioni di euro, ai quali potranno accedere, per l'area
Ai fondi del Gal Natiblei possono accedere Licodia Eubea, Militello in Val di Catania, Scordia e Vizzini.
13/08/2017 | 5520 letture | 0 commenti
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