
Caltagirone
Litiga con la compagna e la massacra di botte
Arrestato dai carabinieri un 33enne violento
Arrestato dai carabinieri un 33enne violento
La vittima, presentatasi in ospedale per le gravi ferite riportate, ha inizialmente
nascosto i fatti, ma i militari dell'Arma, in seguito a indagini e testimonianze,
hanno ricostruito quanto accaduto.
Intorno alle 5,30 di ieri mattina, all'ospedale di Caltagirone si è presentata
una donna di 29 anni, originaria di Como, con vistosi ematomi al volto e copiose
perdite di sangue dal naso. La donna, visitata inizialmente al pronto soccorso,
è risultata affetta da «trauma cranico e facciale con frattura del setto
nasale e della parete mediale del seno mascellare destro, con emoseno ed escoriazioni
addominali nonché lesioni all'orecchio destro» ed è stata quindi ricoverata,
con una prognosi di 40 giorni, nel reparto di Otorinolaringoiatria.
La vittima, in evidente stato di shock, sentita dal personale sanitario e dai
militari dell'Arma del Nucleo operativo della Compagnia dei carabinieri di
Caltagirone, nel frattempo intervenuti, mostrandosi poco collaborativa, affermava
solo di trovarsi in vacanza nel Calatino e ospite di alcuni amici di cui non
ricordava l'indirizzo di casa. Aggiungeva di essersi procurata le lesioni cadendo
rovinosamente a terra e di essere stata soccorsa in strada da uno sconosciuto,
che l'aveva accompagnata in ospedale.
Gli investigatori, non credendo minimamente alle dichiarazioni della vittima, hanno quindi avviato le indagini e, supportati da riscontri incrociati sulle persone frequentate dalla donna, sono risaliti all'identità di un 33enne calatino, incontrato dalla vittima nel marzo del 2015 a Saronno, in provincia di Varese, già gravato da precedenti per rissa aggravata, lesioni personali, porto illegale di armi e altro, proprietario di un appartamento nel centro storico di Caltagirone, dove gli investigatori lo hanno rintracciato.
L'uomo, sollecitato dai carabinieri, ha dichiarato di aver ospitato l'amica sin dal 28 dicembre scorso e che la stessa, durante la notte, era andata da sola in ospedale dopo essersi procurata delle ferite al volto rovinando accidentalmente sul pavimento di casa. La conseguente perquisizione dell'appartamento evidenziava sul pavimento, sul muro della cucina nonché sul divano, la presenza di diffuse macchie ematiche. I successivi rilievi sui residui ematici e le dichiarazioni di alcuni testimoni, compresa la vittima, hanno evidenziato chiare prove a carico del 33enne che, durante la notte, al culmine di una lite legata al loro rapporto sentimentale, cominciata in un locale pubblico e proseguita in casa, aveva ripetutamente colpito la poveretta al volto con pugni e schiaffi, scaraventandola in seguito fuori dall'appartamento e lanciandole in strada tutti gli effetti personali.
Di concerto con il pubblico ministero di turno l'uomo è stato posto in stato di fermo quale indiziato di delitto per il reato di lesioni personali gravissime, ed è stato successivamente rinchiuso nel carcere di Caltagirone.
Gli investigatori, non credendo minimamente alle dichiarazioni della vittima, hanno quindi avviato le indagini e, supportati da riscontri incrociati sulle persone frequentate dalla donna, sono risaliti all'identità di un 33enne calatino, incontrato dalla vittima nel marzo del 2015 a Saronno, in provincia di Varese, già gravato da precedenti per rissa aggravata, lesioni personali, porto illegale di armi e altro, proprietario di un appartamento nel centro storico di Caltagirone, dove gli investigatori lo hanno rintracciato.
L'uomo, sollecitato dai carabinieri, ha dichiarato di aver ospitato l'amica sin dal 28 dicembre scorso e che la stessa, durante la notte, era andata da sola in ospedale dopo essersi procurata delle ferite al volto rovinando accidentalmente sul pavimento di casa. La conseguente perquisizione dell'appartamento evidenziava sul pavimento, sul muro della cucina nonché sul divano, la presenza di diffuse macchie ematiche. I successivi rilievi sui residui ematici e le dichiarazioni di alcuni testimoni, compresa la vittima, hanno evidenziato chiare prove a carico del 33enne che, durante la notte, al culmine di una lite legata al loro rapporto sentimentale, cominciata in un locale pubblico e proseguita in casa, aveva ripetutamente colpito la poveretta al volto con pugni e schiaffi, scaraventandola in seguito fuori dall'appartamento e lanciandole in strada tutti gli effetti personali.
Di concerto con il pubblico ministero di turno l'uomo è stato posto in stato di fermo quale indiziato di delitto per il reato di lesioni personali gravissime, ed è stato successivamente rinchiuso nel carcere di Caltagirone.
04/01/2016 | 2779 letture | 0 commenti
di R.I.
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