Palagonia
Incassa 65mila euro per due ruspe ma non le consegna
Ghanese denunciato per truffa da un imprenditore
Ghanese denunciato per truffa da un imprenditore
Dopo aver versato oltre la metà del prezzo pattuito, l'acquirente si è accorto
che non sarebbe mai entrato in possesso dei due mezzi per il movimento terra.
L'indagato si trova al momento all'estero.
Il prezzo era allettante. Due Caterpillar per "soli" 113mila euro devono
essere sembrati un affare all'imprenditore di Palagonia che voleva acquistarli da
un 51enne originario del Ghana ma formalmente residente a Limassol, nell'isola di
Cipro. Un'occasione così vantaggiosa da spingere l'acquirente a versare oltre la
metà della cifra come caparra, salvo rendersi conto, mesi dopo, che di quelle
macchine per il movimento terra non avrebbe mai visto nemmeno l'ombra.
L'unica via per ottenere i soldi indietro, a quel punto, era una denuncia, in
seguito alla quale la Procura di Caltagirone ha ricostruito i fatti. A inizio
2011 l'imprenditore concorda con il 51enne l'acquisto di una ruspa D9R per
75mila euro, versando poi, nel giro di qualche giorno, un sostanzioso acconto
di 55mila euro con due bonifici indirizzati a una società intestata al venditore.
Stessa procedura utilizzata 6 mesi dopo per una D8N valutata 38mila euro e
"opzionata" con un anticipo di 10mila euro.
Secondo gli inquirenti, però, il ghanese avrebbe, «con artifizi e raggiri», evitato di consegnare i mezzi, guardandosi bene dal restituire la caparra. Al difensore dell'indagato, l'avv. Luca Falcone del foro di Caltagirone, è stato di recente notificato l'avviso di chiusura delle indagini, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
L'autore del raggiro, che si trova all'estero e non sembra aver cessato la sua attività, visti gli annunci sparsi sul Web a suo nome, deve rispondere del reato di truffa continuata. Ma, almeno per il momento, pare non abbia intenzione di mettere piede in Italia.
Secondo gli inquirenti, però, il ghanese avrebbe, «con artifizi e raggiri», evitato di consegnare i mezzi, guardandosi bene dal restituire la caparra. Al difensore dell'indagato, l'avv. Luca Falcone del foro di Caltagirone, è stato di recente notificato l'avviso di chiusura delle indagini, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
L'autore del raggiro, che si trova all'estero e non sembra aver cessato la sua attività, visti gli annunci sparsi sul Web a suo nome, deve rispondere del reato di truffa continuata. Ma, almeno per il momento, pare non abbia intenzione di mettere piede in Italia.
18/06/2016 | 3424 letture | 0 commenti
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