Mineo
Cara, pagati gli stipendi di marzo agli operatori
Ma la UilTemp proclama lo stato di agitazione
Ma la UilTemp proclama lo stato di agitazione
"Boccata d'ossigeno" per i lavoratori del centro d'accoglienza di contrada
Cucinella, che hanno ricevuto una delle due mensilità arretrate. Il segretario Mattone:
«Pronti a bloccare l'attivitè del Cara».
Sul Cara di Mineo resta viva l'attenzione dei sindacati. Con lo sblocco di 9 milioni
di euro da parte della Prefettura di Catania, annunciato martedì durante un incontro
con la Cgil, e il pagamento, nelle scorse settimane, di un acconto sulle fatture
arretrate del 2014, la situazione stipendi torna lentamente alla normalità.
Mercoledì, infatti, sono state pagate agli operatori le mensilità di marzo.
Una "boccata d'ossigeno" per circa 400 dipendenti che, tuttavia, non è
stata ritenuta sufficiente dalle organizzazioni di categoria per abbassare la
guardia. Anche la UilTemp, dopo un incontro con i lavoratori e una nota al
prefetto, ha dichiarato lo stato di agitazione del personale.
«Alle difficoltà economiche presenti - spiega Giancarlo Mattone, segretario provinciale dell'organizzazione sindacale - si sommano le incognite sul futuro occupazionale. Non sappiamo se il Cara verrà chiuso o ridimensionato. Oggi, intanto, il numero degli ospiti è in costante aumento». Mattone sottolinea «le condizioni di evidente disagio e le crescenti preoccupazioni dei lavoratori», ribadendo, inoltre, «la necessità che sia attivato in tempi brevissimi un tavolo convocato dal prefetto di Catania alla presenza dei vertici del consorzio Nuovo Cara Mineo, al fine di procedere a una costante e reale valutazione della vertenza».
In caso di mancate risposte, la UilTemp si dice intenzionata a inasprire le proprie posizioni. «Trascorso infruttuosamente il periodo previsto dalla legge - annuncia Mattone -, siamo pronti a nuove azioni di lotta sindacale». Una prospettiva che potrebbe influire sul funzionamento del centro d'accoglienza di Mineo. «I lavoratori - conclude il segretario - sono determinati ad andare avanti responsabilmente con il loro lavoro, consapevoli del delicato compito che giornalmente assolvono, ma attendono risposte e certezze. In caso contrario, sono pronti a bloccare l'attività del Cara».
«Alle difficoltà economiche presenti - spiega Giancarlo Mattone, segretario provinciale dell'organizzazione sindacale - si sommano le incognite sul futuro occupazionale. Non sappiamo se il Cara verrà chiuso o ridimensionato. Oggi, intanto, il numero degli ospiti è in costante aumento». Mattone sottolinea «le condizioni di evidente disagio e le crescenti preoccupazioni dei lavoratori», ribadendo, inoltre, «la necessità che sia attivato in tempi brevissimi un tavolo convocato dal prefetto di Catania alla presenza dei vertici del consorzio Nuovo Cara Mineo, al fine di procedere a una costante e reale valutazione della vertenza».
In caso di mancate risposte, la UilTemp si dice intenzionata a inasprire le proprie posizioni. «Trascorso infruttuosamente il periodo previsto dalla legge - annuncia Mattone -, siamo pronti a nuove azioni di lotta sindacale». Una prospettiva che potrebbe influire sul funzionamento del centro d'accoglienza di Mineo. «I lavoratori - conclude il segretario - sono determinati ad andare avanti responsabilmente con il loro lavoro, consapevoli del delicato compito che giornalmente assolvono, ma attendono risposte e certezze. In caso contrario, sono pronti a bloccare l'attività del Cara».
08/05/2015 | 1845 letture | 0 commenti
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