Licodia Eubea
Ricorso contro l'Imu agricola, "balzello" da 446mila euro
Il sindaco Verga: «Così rischiamo seriamente il dissesto»
Il sindaco Verga: «Così rischiamo seriamente il dissesto»
La Giunta ha dato mandato a un avvocato di impugnare il decreto legge che istituisce
l'imposta. Il primo cittadino lancia l'allarme sui conti del Comune e promette
battaglia.
Il sindaco Giovanni Verga la definisce, senza troppi giri di parole, «l'anticamera
del dissesto finanziario». Una minaccia che incombe sui Comuni con le sembianze
dell'Imu agricola e che Licodia Eubea proverà a schivare in ogni modo, anzitutto
per via giudiziaria.
Come molti altre amministrazioni, anche quella licodiana, penalizzata dal declassamento
del territorio a parzialmente montano, tenta la carta del ricorso al Tar del Lazio.
La Giunta ha dato mandato a un avvocato di impugnare il decreto legge n. 4 del
2015 davanti ai giudici amministrativi, contestando la sostituzione di entrate
certe provenienti dal fondo di solidarietà comunale con altre incerte, la
retroattività della nuova normativa e i criteri per la classificazione dei Comuni.
In ballo ci sono 446mila euro da riscuotere (già decurtati dai trasferimenti statali) che potrebbero mettere in ginocchio l'ente da un lato e i proprietari di terreni agricoli dall'altro, accompagnando entrambi verso il default. Una beffa ancor più amara per Licodia che, con la definizione dei nuovi criteri dettati dal Governo e l'utilizzo dei dati Istat, è passato da Comune montano (esente dal pagamento dell'imposta) a parzialmente montano.
«In questo modo - avverte preoccupato Verga - andiamo incontro a grosse difficoltà finanziarie. Percorreremo ogni strada, compresa quella politica, per evitarle, ma un piccolo Comune come il nostro, che conta 3mila abitanti e che sull'agricoltura basa buona parte della propria economia, rischia seriamente il dissesto».
In ballo ci sono 446mila euro da riscuotere (già decurtati dai trasferimenti statali) che potrebbero mettere in ginocchio l'ente da un lato e i proprietari di terreni agricoli dall'altro, accompagnando entrambi verso il default. Una beffa ancor più amara per Licodia che, con la definizione dei nuovi criteri dettati dal Governo e l'utilizzo dei dati Istat, è passato da Comune montano (esente dal pagamento dell'imposta) a parzialmente montano.
«In questo modo - avverte preoccupato Verga - andiamo incontro a grosse difficoltà finanziarie. Percorreremo ogni strada, compresa quella politica, per evitarle, ma un piccolo Comune come il nostro, che conta 3mila abitanti e che sull'agricoltura basa buona parte della propria economia, rischia seriamente il dissesto».
21/03/2015 | 2186 letture | 0 commenti
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