Cronaca
Furti di bancomat, presa la banda del "doppio colpo"
Arrestate 9 persone, tra loro un 49enne di Vizzini
Arrestate 9 persone, tra loro un 49enne di Vizzini
Grazie all'impiego di mezzi pesanti sarebbero riusciti ad accumulare un bottino di circa 200 mila euro. Nell'ottobre del 2016 provarono a portarsi via due casseforti in contemporanea, in via Vittorio Emanuele.
All'alba di oggi, nell'ambito dell'operazione "Voragine", i carabinieri della Compagnia di Augusta, coadiuvati da unità cinofile dell'A.M. Carabinieri di Sigonella, dal 12esimo Nucleo Carabinieri Elicotteri di Fontanarossa e supportati logisticamente da personale del Comando provinciale di Catania, hanno arrestato 9 persone, di cui 8 pregiudicati, residenti fra le province di Siracusa e Catania, su ordine gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, su richiesta della Procura della Repubblica aretusea.
Vari episodi – Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, ricettazione e furto aggravato commessi fra il maggio e il novembre del 2016 in vari Comuni della provincia di Catania e Ragusa, tra i quali anche Vizzini. In manette sono finiti un 43enne e un 34enne di Francofonte, un 28enne e un 23enne di Melilli, un 22enne, un 28enne e un 33enne di Catania, un 43enne di Carlentini e un 49enne di Vizzini. Il bottino (mai recuperato) che la banda aveva accumulato ammonta a circa 200 mila euro, ma gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le movimentazioni.
Stesso modus operandi – I furti ai danni di istituti di credito e postali erano stati compiuti a Francofonte, Villasmundo (frazione di Melilli) e Vizzini. I militari dell'Arma hanno fatto luce su vari episodi criminosi, tutti accomunati dallo stesso modus operandi. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la banda criminale, una volta individuato l'istituto, dava vita a un accurato sopralluogo che serviva ai malviventi per calcolare la distanze fra obiettivo da colpire e le caserme dei carabinieri, eventuali tempi impiegati dai militari per raggiungere il luogo dopo l'attivazione degli allarmi, vie di fuga, luoghi in cui occultare sia le autovetture da utilizzare per dileguarsi che i mezzi pesanti su cui erano caricati gli escavatori cingolati da utilizzare per il colpo, tutti veicoli che nella maggior parte delle volte risultavano essere oggetto di furto.
Dopo questa prima fase, il gruppo passava, successivamente, alla vera e propria fase esecutiva, attuata rigorosamente tra le ore 3 e le 3,30, caratterizzata dall'utilizzo di escavatori cingolati per arpionare e sradicare le casseforti degli sportelli atm, successivamente collocate su mezzi pesanti e trasportate presso località isolate, dove venivano scassinate senza fare attivare i meccanismi standard di protezione, quali l'inchiostro indelebile che macchia le banconote.
Già 3 arresti – L'operazione è nata da una pregressa attività investigativa parallela, l'operazione "Mickey Mouse", sempre della Compagnia carabinieri di Augusta, che lo scorso ottobre ha portato all'arresto di cinque soggetti che nei comuni di Lentini e Francofonte avrebbero avviato una fiorente attività di spaccio con caratteristiche simili ad una vera e propria attività imprenditoriale. Le indagini hanno consentito di addebitare al gruppo criminale la paternità di cinque furti di sportelli bancomat, fra tentati e consumati, tutti messi a segno in rapida successione e nel giro di pochi mesi: a Francofonte i 14 maggio 2016 in danno e l'8 ottobre 2016; a Vizzini il 20 ottobre 2016 in danno di due sportelli bancomat rispettivamente della Banca agricola popolare di Ragusa e dell'Unicredit; infine, quello del 13 novembre 2016 in danno dell'Ufficio postale di Villasmundo, quest'ultimo sventato grazie all'intervento dei carabinieri, che permise di arrestare tre soggetti, mettendo in fuga i complici.
Stesso modus operandi – I furti ai danni di istituti di credito e postali erano stati compiuti a Francofonte, Villasmundo (frazione di Melilli) e Vizzini. I militari dell'Arma hanno fatto luce su vari episodi criminosi, tutti accomunati dallo stesso modus operandi. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la banda criminale, una volta individuato l'istituto, dava vita a un accurato sopralluogo che serviva ai malviventi per calcolare la distanze fra obiettivo da colpire e le caserme dei carabinieri, eventuali tempi impiegati dai militari per raggiungere il luogo dopo l'attivazione degli allarmi, vie di fuga, luoghi in cui occultare sia le autovetture da utilizzare per dileguarsi che i mezzi pesanti su cui erano caricati gli escavatori cingolati da utilizzare per il colpo, tutti veicoli che nella maggior parte delle volte risultavano essere oggetto di furto.
Dopo questa prima fase, il gruppo passava, successivamente, alla vera e propria fase esecutiva, attuata rigorosamente tra le ore 3 e le 3,30, caratterizzata dall'utilizzo di escavatori cingolati per arpionare e sradicare le casseforti degli sportelli atm, successivamente collocate su mezzi pesanti e trasportate presso località isolate, dove venivano scassinate senza fare attivare i meccanismi standard di protezione, quali l'inchiostro indelebile che macchia le banconote.
Già 3 arresti – L'operazione è nata da una pregressa attività investigativa parallela, l'operazione "Mickey Mouse", sempre della Compagnia carabinieri di Augusta, che lo scorso ottobre ha portato all'arresto di cinque soggetti che nei comuni di Lentini e Francofonte avrebbero avviato una fiorente attività di spaccio con caratteristiche simili ad una vera e propria attività imprenditoriale. Le indagini hanno consentito di addebitare al gruppo criminale la paternità di cinque furti di sportelli bancomat, fra tentati e consumati, tutti messi a segno in rapida successione e nel giro di pochi mesi: a Francofonte i 14 maggio 2016 in danno e l'8 ottobre 2016; a Vizzini il 20 ottobre 2016 in danno di due sportelli bancomat rispettivamente della Banca agricola popolare di Ragusa e dell'Unicredit; infine, quello del 13 novembre 2016 in danno dell'Ufficio postale di Villasmundo, quest'ultimo sventato grazie all'intervento dei carabinieri, che permise di arrestare tre soggetti, mettendo in fuga i complici.
16/01/2018 | 9185 letture | 0 commenti
di R.I.
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