Polemiche
Largo Matrice, critiche per la nuova pavimentazione
Facebook "boccia" mattonelle bicolore e geometrie
Facebook "boccia" mattonelle bicolore e geometrie
È bastata una foto dall'alto per sollevare le proteste contro la messa in posa del pavimento intorno alla statua di San Gregorio Magno. Commenti duri: «Deturpazione del paesaggio, oltre che della nostra memoria».
«Ma che c'azzecca?». Una battuta alla Antonio Di Pietro, uno scatto dall'alto di uno dei luoghi più antichi e suggestivi della città e la polemica è servita. Una raffica di commenti negativi ha inondato la foto del largo Matrice postata su Facebook da un utente, evidentemente non soddisfatto del risultato dei lavori di ristrutturazione.
Quel bianco che non convince – Nel mirino degli utilizzatori del popolare social network è finita in particolare la nuova pavimentazione che ricopre l'area intorno alla colonna di San Gregorio Magno e lo spiazzale antistante i locali del Santo Spirito, alla sinistra della chiesa di San Vito. Le mattonelle in pietra lavica sono state recentemente messe in posa in sostituzione di quelle in asfalto, nell'ambito del programma di interventi legato al progetto "Contratti di Quartiere II",
che mira a riqualificare un'ampia zona tra il Castello e piazza De Gasperi grazie a un finanziamento da 3,5 milioni di euro risalente al 2011.
La scelta di utilizzare due differenti colori, disegnando geometrie con mattonelle di pietra bianca, non convince affatto i vizzinesi che hanno commentato il post, molti dei quali sono abitanti del quartiere da decenni. «Quattro tipi di pavimentazione diversa – sottolinea l'autore dello scatto – in un contesto ancora diverso. È come se al ristorante ti portassero una pizza hawaiana con accanto delle polpette, delle vongole e una fetta di mortadella sopra. Assurdo!». E c'è chi fa notare che «il marciapiede ha un quinto tipo di pavimentazione!». I più prudenti confessano che si sarebbero aspettati «qualcosa di diverso, vista così effettivamente non sembra armoniosa». Altri, invece, non usano giri di parole: «'Na schifezza», «'Na porcata», «Da rifare», «È davvero brutta da vedere», «Sembra un'esposizione da fiera campionaria». Qualcuno si chiede «un obbrobrio... ma di chi è il progetto? Chi ha scelto e autorizzato? E nessuno che sia intervenuto di fronte a tale scempio». Ai commenti sarcastici («Urbanisti... è arte moderna») si aggiungono poi quelli che non lasciano spazio a ripensamenti: «Ed è questo dunque il risultato di un progetto che avrebbe dovuto valorizzare il centro storico? Deturpazione del paesaggio, oltre che della nostra memoria».
Gli aspetti pratici – Effettivamente, la pietra bianca è una novità moderna per Vizzini, che ha le strade del centro storico pavimentate con il classico basalto nero. Qualche discutibile azzardo di colori e geometrie, in passato, è stato tentato con il "tappeto" di piazza Umberto I e con la pavimentazione di un lato di piazza
Marconi. Ma la pietra bianca resta un'audace soluzione che non trova
riscontri nella tradizione locale.
Se l'occhio sembra rimasto parecchio deluso, anche gli aspetti pratici non convincono. C'è, infatti, chi fa notare che «i tombini li hanno semplicemente riempiti di cemento, invece di raccordarli con la piazza ritagliando le pietre» e chi si lamenta del fatto che «un tempo si poteva giocare nella piazzetta, adesso per camminarci ci vogliono le scarpe da trekking».
Insomma, i primi risultati della riqualificazione di largo Matrice vanno incontro a una sonora "bocciatura" da parte di chi vive il quartiere e sfoga su Facebook il proprio dissenso. I lavori, tuttavia, sono ancora lunghi. Riusciranno a sedare le polemiche o ne alimenteranno altre?
Nei prossimi mesi i lavori interesseranno un'ampia zona tra il Castello e piazza De Gasperi, grazie al finanziamento da 3,5 milioni di euro risalente al 2011.
La scelta di utilizzare due differenti colori, disegnando geometrie con mattonelle di pietra bianca, non convince affatto i vizzinesi che hanno commentato il post, molti dei quali sono abitanti del quartiere da decenni. «Quattro tipi di pavimentazione diversa – sottolinea l'autore dello scatto – in un contesto ancora diverso. È come se al ristorante ti portassero una pizza hawaiana con accanto delle polpette, delle vongole e una fetta di mortadella sopra. Assurdo!». E c'è chi fa notare che «il marciapiede ha un quinto tipo di pavimentazione!». I più prudenti confessano che si sarebbero aspettati «qualcosa di diverso, vista così effettivamente non sembra armoniosa». Altri, invece, non usano giri di parole: «'Na schifezza», «'Na porcata», «Da rifare», «È davvero brutta da vedere», «Sembra un'esposizione da fiera campionaria». Qualcuno si chiede «un obbrobrio... ma di chi è il progetto? Chi ha scelto e autorizzato? E nessuno che sia intervenuto di fronte a tale scempio». Ai commenti sarcastici («Urbanisti... è arte moderna») si aggiungono poi quelli che non lasciano spazio a ripensamenti: «Ed è questo dunque il risultato di un progetto che avrebbe dovuto valorizzare il centro storico? Deturpazione del paesaggio, oltre che della nostra memoria».
Gli aspetti pratici – Effettivamente, la pietra bianca è una novità moderna per Vizzini, che ha le strade del centro storico pavimentate con il classico basalto nero. Qualche discutibile azzardo di colori e geometrie, in passato, è stato tentato con il "tappeto" di piazza Umberto I e con la pavimentazione di un lato di piazza
La scelta di pavimentare le strade con la pietra bianca non appartiene alla tradizione vizzinese.
Se l'occhio sembra rimasto parecchio deluso, anche gli aspetti pratici non convincono. C'è, infatti, chi fa notare che «i tombini li hanno semplicemente riempiti di cemento, invece di raccordarli con la piazza ritagliando le pietre» e chi si lamenta del fatto che «un tempo si poteva giocare nella piazzetta, adesso per camminarci ci vogliono le scarpe da trekking».
Insomma, i primi risultati della riqualificazione di largo Matrice vanno incontro a una sonora "bocciatura" da parte di chi vive il quartiere e sfoga su Facebook il proprio dissenso. I lavori, tuttavia, sono ancora lunghi. Riusciranno a sedare le polemiche o ne alimenteranno altre?
03/07/2017 | 5713 letture | 0 commenti
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