
Cronaca
Rsa «Cappuccini», 24 dipendenti in stato d'agitazione
I 24 lavoratori della Residenza sanitaria assistenziale «Cappuccini»
di Vizzini sono da martedì sul piede di guerra nei confronti dell'Azienda
Unità Sanitaria Locale 3 di C...
I 24 lavoratori della Residenza sanitaria assistenziale «Cappuccini»
di Vizzini sono da martedì sul piede di guerra nei confronti dell'Azienda
Unità Sanitaria Locale 3 di Catania. A spingere i dipendenti della struttura di
ricovero per anziani a dichiarare ufficialmente lo stato d'agitazione è
la mancata liquidazione delle fatture emesse dallo scorso maggio a oggi in base
alla convenzione col Servizio sanitario regionale.
La vicenda si intreccia con le ormai note e contestate dimissioni di anziani avvenute
nei mesi scorsi. La Rsa «Cappuccini», infatti, poichè non è
stato ancora possibile trovare una adeguata sistemazione alternativa, continua ad
ospitare cinque pazienti per i quali l'Ausl aveva invece disposto la conclusione
della degenza. Il Distretto sanitario di Caltagirone ha dunque bloccato il pagamento
di tutte le fatture, sia quelle regolari che quelle contestate.
Informati sulla situazione dall'amministratore unico della Rsa, Salvatore Arena, i dipendenti hanno esposto le loro preoccupazioni in una lettera indirizzata al dott. Antonio Scavone, direttore generale dell'Ausl 3, esprimendo preoccupazione per il pagamento degli stipendi (corrisposti fino allo scorso ottobre) e per eventuale riduzione del personale.
«Per via di tale ingiustificata sospensone della liquidazone delle fatture - si legge nella missiva - la Rsa non si troverà nelle condizioni di poter corrispondere i prossimi stipendi e la tredicesima, oltre a non poter più assicurare gli attuali livelli occupazionali, con la conseguenza che 24 persone rischiano il posto di lavoro. Riteniamo tale sospensione - aggiungono i dipendenti - una ripicca da parte del Distretto di Caltagirone nei confronti della nostra Rsa per essersi ribellata al comportamento vessatorio».
Informati sulla situazione dall'amministratore unico della Rsa, Salvatore Arena, i dipendenti hanno esposto le loro preoccupazioni in una lettera indirizzata al dott. Antonio Scavone, direttore generale dell'Ausl 3, esprimendo preoccupazione per il pagamento degli stipendi (corrisposti fino allo scorso ottobre) e per eventuale riduzione del personale.
«Per via di tale ingiustificata sospensone della liquidazone delle fatture - si legge nella missiva - la Rsa non si troverà nelle condizioni di poter corrispondere i prossimi stipendi e la tredicesima, oltre a non poter più assicurare gli attuali livelli occupazionali, con la conseguenza che 24 persone rischiano il posto di lavoro. Riteniamo tale sospensione - aggiungono i dipendenti - una ripicca da parte del Distretto di Caltagirone nei confronti della nostra Rsa per essersi ribellata al comportamento vessatorio».
08/12/2007 | 3982 letture | 0 commenti
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