
Sanità
Scontro su anziani dimessi tra Rsa «Cappuccini» e Ausl
muore paziente, direttore Privitera respinge le accuse
muore paziente, direttore Privitera respinge le accuse
Tiene ancora banco la vicenda delle dimissioni di anziani dalla Residenza sanitaria
assistita «Cappuccini» di Vizzini, disposte dall'Unità valutativa
geriatrica di Caltagirone. La...
Tiene ancora banco la vicenda delle dimissioni di anziani dalla Residenza sanitaria
assistita «Cappuccini» di Vizzini, disposte dall'Unità valutativa
geriatrica di Caltagirone. La scorsa settimana dipendenti e direzione della casa
di cura (struttura privata convenzionata con l'Ausl 3) avevano lanciato l'allarme
per "l'impennata" delle richieste di proroga rigettate dall'Uvg. Risale
a giovedì il caso di un anziano ospite della Rsa deceduto per una crisi
respiratoria, il cui quadro clinico era stato ritenuto compatibile con le dimissioni.
I sanitari della casa di cura avevano chiesto 180 giorni di proroga, anche in seguito
al ricovero del paziente in ospedale. Dall'Ausl arrivava invece, lo stesso giorno
in cui l'anziano cessava di vivere, la comunicazione di fine degenza a decorrere
dal 25 ottobre. Nel referto medico il quadro clinico del paziente veniva definito
«non suscettibile di ulteriore miglioramento».
La direzione della Rsa non condivide la decisioni di mandare via il paziente, e sostiene che la scelta sia da ricondurre ai tagli disposti dalla Regione nella Sanità, che costringerebbero le Ausl a ridurre il numero di assistiti a carico del servizio pubblico. Ipotesi rigettata dal direttore del distretto sanitario di Caltagirone, il dott. Salvatore Privitera, che ha invece escluso correlazioni tra il decesso e le dimissioni, sottolineando invece come il paziente fosse da un anno e mezzo ospite della Rsa, ben oltre i tempi di degenza presso strutture di questo tipo, e che «dal colloquio con il responsabile sanitario della struttura non sono emerse nuove patologie o nuove necessità sanitarie».
La direzione della Rsa non condivide la decisioni di mandare via il paziente, e sostiene che la scelta sia da ricondurre ai tagli disposti dalla Regione nella Sanità, che costringerebbero le Ausl a ridurre il numero di assistiti a carico del servizio pubblico. Ipotesi rigettata dal direttore del distretto sanitario di Caltagirone, il dott. Salvatore Privitera, che ha invece escluso correlazioni tra il decesso e le dimissioni, sottolineando invece come il paziente fosse da un anno e mezzo ospite della Rsa, ben oltre i tempi di degenza presso strutture di questo tipo, e che «dal colloquio con il responsabile sanitario della struttura non sono emerse nuove patologie o nuove necessità sanitarie».
09/10/2007 | 2855 letture | 0 commenti
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