Turismo
Luoghi e monumenti di Vizzini in 3D grazie all'Infn
Due progetti sperimentali che guardano al futuro
Due progetti sperimentali che guardano al futuro
Data-Highway e 3DLab-Sicilia sono stati presentati dai responsabili dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Catania, che punta a rivoluzionare il modello di fruizione dei beni culturali e naturalistici.
Chi l'avrebbe mai detto che il turismo in Sicilia potesse passare anche da un laboratorio in cui si studiano microparticelle e fenomeni complessi? Gli ultimi, in ordine di tempo, a intestarsi la missione dello sviluppo turistico dell'Isola sono infatti nientemeno che scienziati e ricercatori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Catania. A loro si deve la paternità di due ambiziosi progetti sperimentali che puntano a rivoluzionare la fruizione dei beni culturali e naturalistici.
Un settore che vale 325 miliardi di euro – Due visioni futuristiche del turismo, ma al tempo stesso sufficientemente concrete da permettere di mettere intorno a un tavolo imprese ed enti pubblici – tra i quali il Comune di Vizzini – in qualità di partner di un percorso che punta dritto verso la Strategia regionale dell'innovazione per la specializzazione intelligente e i fondi del Programma operativo Fesr Sicilia 2014-2020. I rappresentanti dell'Infn ci credono a tal punto da aver avviato, ancor prima di avere in mano un finanziamento, una serie di workshop in cui illustrano la loro idea. L'ultimo incontro si è svolto venerdì scorso nell'auditorium del palazzo municipale di Vizzini. Dopo la tappa di Militello in Val di Catania (l'altro Comune del Calatino che ha risposto concretamente all'appello dei ricercatori, insieme a Sortino per il Siracusano e a Mussomeli per il Nisseno), è toccato alla città di Verga far conoscere al pubblico le linee guida dei progetti Data-Highway e 3DLab-Sicilia.
Nel primo caso si lavora per la creazione di una piattaforma di "Linked Open Data" (un mercato in forte espansione, che nel quadriennio 2016-2020 è stimato in 325 miliardi di euro) per la realizzazione di applicazioni innovative per il turismo e la promozione culturale. Una infrastruttura regionale di laboratorio di visualizzazione di realtà virtuale è invece lo scopo del secondo progetto. Già individuati gli obiettivi.
I luoghi simbolo da virtualizzare – A Vizzini verranno virtualizzati la Casa della Memoria e delle Arti, la Biblioteca e l'Archivio storico comunale, il territorio urbano compreso tra piazza De Gasperi, via Lombarda e via Sant'Antonio, il Castello, il borgo della Cunziria e la Valle dei Mulini. Per il prof. Antonio Insolia, direttore dell'Infn di Catania, si tratta di un'occasione importante per dare un'opportunità alla «terza missione, legata all'indotto delle attività di ricerca, ovvero tutto ciò che in qualche modo può avere una ricaduta sul territorio. L'indotto nasce dalla capacità di coniugare la ricerca fondamentale con le applicazioni. Prima o poi la ricerca paga».
Vizzini, insieme agli altri Comuni, al Parco dell'Etna e ad alcuni luoghi particolarmente significativi di Catania, Acireale e Piazza Armerina, potrebbe dunque essere il terreno di sperimentazione giusto il "turismo 2.0". «Abbiamo il dovere di cogliere tutte le opportunità di sviluppo in ambito turistico – sottolinea il sindaco di Vizzini, Vito Cortese –, specialmente quando queste arrivano da soggetti autorevoli come l'Infn e coinvolgono direttamente anche le imprese».
Nel primo caso si lavora per la creazione di una piattaforma di "Linked Open Data" (un mercato in forte espansione, che nel quadriennio 2016-2020 è stimato in 325 miliardi di euro) per la realizzazione di applicazioni innovative per il turismo e la promozione culturale. Una infrastruttura regionale di laboratorio di visualizzazione di realtà virtuale è invece lo scopo del secondo progetto. Già individuati gli obiettivi.
I luoghi simbolo da virtualizzare – A Vizzini verranno virtualizzati la Casa della Memoria e delle Arti, la Biblioteca e l'Archivio storico comunale, il territorio urbano compreso tra piazza De Gasperi, via Lombarda e via Sant'Antonio, il Castello, il borgo della Cunziria e la Valle dei Mulini. Per il prof. Antonio Insolia, direttore dell'Infn di Catania, si tratta di un'occasione importante per dare un'opportunità alla «terza missione, legata all'indotto delle attività di ricerca, ovvero tutto ciò che in qualche modo può avere una ricaduta sul territorio. L'indotto nasce dalla capacità di coniugare la ricerca fondamentale con le applicazioni. Prima o poi la ricerca paga».
Vizzini, insieme agli altri Comuni, al Parco dell'Etna e ad alcuni luoghi particolarmente significativi di Catania, Acireale e Piazza Armerina, potrebbe dunque essere il terreno di sperimentazione giusto il "turismo 2.0". «Abbiamo il dovere di cogliere tutte le opportunità di sviluppo in ambito turistico – sottolinea il sindaco di Vizzini, Vito Cortese –, specialmente quando queste arrivano da soggetti autorevoli come l'Infn e coinvolgono direttamente anche le imprese».
13/03/2018 | 5293 letture | 0 commenti
di R.I.
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