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Tasse
Vizzini "declassato" dai Comuni montani, stangata Imu
Quei 15 metri in meno costeranno 304mila euro in più
L'altezza della sede municipale, a 586 metri, beffa i contribuenti, che entro il 26 gennaio dovranno pagare l'imposta in un'unica rata. E c'è chi ha aggirato il problema "inventandosi" una sede ad alta quota.
I terreni agricoli ubicati nel comprensorio del Comune di Vizzini fino a pochi giorni fa erano esonerati dal pagamento dell'Imu in quanto ricadenti in aree montane o di collina, secondo la circolare Ministero delle Finanze del 14 giugno 1993 n. 9 in tema di esenzione Ici.
Foto n. 2
Il decreto che inguaia i contribuenti - Il decreto interministeriale del 28 novembre 2014 ha introdotto nuove regole sull'esenzione dall'Imu (imposta municipale propria) dei terreni agricoli, prevedendo trattamenti diversi sulla base della «altitudine del centro (metri)» del Comune in cui sono ubicati. Sopra i 601 metri di altitudine, esenzione totale dall'Imu. In questa fascia rientrano 1.498 Comuni, contro i 3.409 previsti dalla disciplina in corso di modifica. Da 281 ai 600 metri di altitudine, esenzione solo per i terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola. In questa fascia rientrano 2.546 Comuni. Sotto i 281 metri di altitudine, nessuna esenzione dall'Imu, devono pagare tutti. In questa fascia rientrano 3.898 Comuni.

Il problema che dovrà essere affrontato riguarda l'altitudine del Comune. Al momento si fa riferimento a quella del centro o dove si trova ubicato il Comune, ma molto
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La quota "tax-free" è stata fissata dal Governo nazionale a 601 metri.
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spesso i terreni si trovano ubicati a monte, a un'altitudine che in alcuni casi supera il limite dei 281metri o quello dei 601 metri, che potrebbe o dovrebbe determinare il cambio del regime di tassazione.
Non solo i proprietari, ma anche le amministrazioni comunali, con i sindaci in prima linea, sono in rivolta contro un'ulteriore tassazione dell'ultimo minuto. Il decreto del 28 novembre scorso ha tagliato a circa 4.000 Comuni 359,5 milioni di euro di fondi in misura pari al maggior gettito Imu che dovrebbero incassare dalla revisione dei terreni agricoli montani. Ma il decreto fu pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 16 dicembre, quando quasi tutti i Comuni avevano già assunto gli impegni finanziari e pareggiato il bilancio, ora sottoposto a rischio con gravi conseguenze sui cittadini destinatari dei servizi.

«Tu mi tassi? E io scappo più in alto!» - Considerato che il principio di tassabilità è basato sull'altitudine dove è ubicato il municipio, qualche sindaco di Comune ex montano ha dichiarato: «E io sposto la sede del Comune sopra i 601 metri di altitudine, così i miei cittadini rientrano nell'esenzione». Una presa di posizione che, oltre a fare scalpore, sta raccogliendo molti proseliti. Come il sindaco di Fivizzano (in provinca di Massa e Carrara), Comune a 326 metri di altitudine al centro, ha avuto mandato da parte del Consiglio comunale di realizzare il trasferimento della sede del municipio a Sassalbo, una frazione a quota 860 metri di altitudine. Il sindaco Grassi ha affermato di aver scritto al premier Renzi dicendogli che 116.530,24 euro di tagli per un Comune di 8mila abitanti sono un furto, ma non è stato ascoltato. Così con il trasferimento in quota, il Comune di Fivizzano torna a essere montano e i suoi cittadini non dovranno pagare 116.530,24 euro di ulteriori tasse; a tanto ammonta il taglio previsto dal decreto.

Costretti a pagare per un pugno di metri - Il Comune di Vizzini si trova a una altitudine sul livello del mare che oscilla da una minima di 187 metri a una massima di 919 metri. La Casa comunale è ubicata a una altitudine di 586 metri
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Niente esenzione Imu per i contribuenti vizzinesi.
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sul livello del mare. Ciò significa che il Comune di Vizzini, nonostante molti terreni agricoli siano ubicati a più di 600 metri di altitudine, non è più considerato montano e di conseguenza i contribuenti vizzinesi, eccezione fatta per i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, non possono godere dell'esenzione Imu e per l'anno 2014 devono versare il tributo in un'unica rata.
Il taglio di fondi, secondo il decreto del 28 novembre scorso, che dovrà subire il Comune di Vizzini, sotto forma di recupero, ammonta a 304.176,67 euro, corrispondente all'Imu sui terreni agricoli che i contribuenti vizzinesi dovranno pagare per l'anno 2014 in un'unica soluzione entro il 26 gennaio 2015.

Il decreto sull'Imu dei terreni ex montani è stato sospeso dal presidente del Tar Lazio su ricorso delle Anci Liguria, Veneto, Umbria e Abruzzo. Quindi, per il momento il tutto è rinviato al 21 gennaio quando il Tar Lazio, in udienza collegiale, si dovrà pronunciare sulle sorti del decreto.
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04/01/2015 | 5053 letture | 0 commenti
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