Cultura
Il museo etnoantropologico ristrutturato da volontari
Oggi serata evento con le Verghiane per la riapertura
Oggi serata evento con le Verghiane per la riapertura
Gli ex magazzini di palazzo Ventimiglia-Trao, da anni chiusi per problemi di agibilità, tornano fruibili grazie all'intervento di un gruppo di vizzinesi, che ne ha curato sistemazione e pulizia, coordinati dai nuovi responsabili.
Dopo una "pausa" durata più di tre anni, torna fruibile ogni angolo del museo di Palazzo Trao. Sabato 23 settembre, nel corso di "Una notte a Palazzo" – evento che chiuderà le Manifestazioni Verghiane – una tappa dell'itinerario guidato per le antiche dimore nobiliari vizzinesi sarà dedicata proprio allo storico edifico di via Santa Maria dei Greci. è questa infatti l'occasione scelta dall'amministrazione comunale per restituire ai vizzinesi (e non solo) uno dei luoghi simbolo di alcune tra le più importanti pagine veriste.
Due nuove nomine – Il sindaco Vito Cortese, accompagnato dal corpo dei marines di Sigonella, presenzierà alla riapertura dell'antico palazzo adibito a museo nel 2005 ma che, a causa del crollo di alcuni pezzi di intonaco nelle stanze dedicate all'itinerario antropologico, non era più fruibile interamente al pubblico.
Due le figure che hanno coordinato i lavori di riqualificazione del museo, "sporcandosi le mani" insieme ai volontari che hanno partecipato al restyling del palazzo: Rosario Catania e Margherita Riggio, nominati dal primo cittadino responsabili rispettivamente del Museo etnoantropologico e di quello Verghiano. Dal rifacimento intonaci pericolanti alla tinteggiatura delle pareti, dalla pulizia generale della pavimentazione al ripristino dei sanitari e alla messa sotto traccia dei cavi elettrici, tante sono state le attività necessarie per rendere di nuovo accessibile il palazzo, compreso il restauro di tutti i pezzi museali, i quali sono stati trattati con prodotti antitarlo e antimuffa.
Le parole dei protagonisti – «Grazie alla collaborazione di un gruppo di volontari – spiega Rosario Catania, ex funzionario dell'Agenzia nazionale del Turismo di Zurigo –, in poche settimane abbiamo restituito alla città di Vizzini il valore della memoria. Un ringraziamento va anche ai ragazzi della quinta E del Liceo linguistico "Secusio" di Caltagirone e al loro dirigente scolastico, Concetta Mancuso. Abbiamo voluto dare un segnale forte di discontinuità e vogliamo continuare a darlo grazie al supporto della nuova Amministrazione. Speriamo che questo luogo diventi il fiore all'occhiello del paese».
«Abbiamo cercato di recuperare quanto più possibile. Vogliamo che questo sia un nuovo inizio per il museo», ha aggiunto Margherita Riggio, addetta al Servizio turistico presso l'Assessorato regionale al Turismo, che aggiunge: «Per quanto riguarda la parte del palazzo dedicata al Museo Verghiano, l'idea è quella di renderla più interattiva, di allestire un emotional tour che coinvolga il visitatore. Sarà una strada difficile, tutta in salita, ma noi ce la metteremo tutta».
Soddisfatto l'assessore ai Beni culturali, Pietro La Rocca: «Solo l'impegno assiduo e incrollabile di un gruppo di volontari vizzinesi ha permesso di restituire al nostro museo la propria dignità di istituto culturale, destinato alla tutela e promozione del mondo letterario verghiano. In poche settimane, grazie al loro lavoro, la sezione etnoantropologica, da più anni chiusa e in totale abbandono, ha ripreso vita e il museo ha potuto, fra le altre cose, riavere i suoi servizi igienici, fino a oggi inaccessibili o trasformati in ripostiglio. Non finiremo mai di ringraziare queste donne e questi uomini di Vizzini, modello per tutti noi di civiltà e di sincera dedizione alla causa della propria città».
Due le figure che hanno coordinato i lavori di riqualificazione del museo, "sporcandosi le mani" insieme ai volontari che hanno partecipato al restyling del palazzo: Rosario Catania e Margherita Riggio, nominati dal primo cittadino responsabili rispettivamente del Museo etnoantropologico e di quello Verghiano. Dal rifacimento intonaci pericolanti alla tinteggiatura delle pareti, dalla pulizia generale della pavimentazione al ripristino dei sanitari e alla messa sotto traccia dei cavi elettrici, tante sono state le attività necessarie per rendere di nuovo accessibile il palazzo, compreso il restauro di tutti i pezzi museali, i quali sono stati trattati con prodotti antitarlo e antimuffa.
Le parole dei protagonisti – «Grazie alla collaborazione di un gruppo di volontari – spiega Rosario Catania, ex funzionario dell'Agenzia nazionale del Turismo di Zurigo –, in poche settimane abbiamo restituito alla città di Vizzini il valore della memoria. Un ringraziamento va anche ai ragazzi della quinta E del Liceo linguistico "Secusio" di Caltagirone e al loro dirigente scolastico, Concetta Mancuso. Abbiamo voluto dare un segnale forte di discontinuità e vogliamo continuare a darlo grazie al supporto della nuova Amministrazione. Speriamo che questo luogo diventi il fiore all'occhiello del paese».
«Abbiamo cercato di recuperare quanto più possibile. Vogliamo che questo sia un nuovo inizio per il museo», ha aggiunto Margherita Riggio, addetta al Servizio turistico presso l'Assessorato regionale al Turismo, che aggiunge: «Per quanto riguarda la parte del palazzo dedicata al Museo Verghiano, l'idea è quella di renderla più interattiva, di allestire un emotional tour che coinvolga il visitatore. Sarà una strada difficile, tutta in salita, ma noi ce la metteremo tutta».
Soddisfatto l'assessore ai Beni culturali, Pietro La Rocca: «Solo l'impegno assiduo e incrollabile di un gruppo di volontari vizzinesi ha permesso di restituire al nostro museo la propria dignità di istituto culturale, destinato alla tutela e promozione del mondo letterario verghiano. In poche settimane, grazie al loro lavoro, la sezione etnoantropologica, da più anni chiusa e in totale abbandono, ha ripreso vita e il museo ha potuto, fra le altre cose, riavere i suoi servizi igienici, fino a oggi inaccessibili o trasformati in ripostiglio. Non finiremo mai di ringraziare queste donne e questi uomini di Vizzini, modello per tutti noi di civiltà e di sincera dedizione alla causa della propria città».
23/09/2017 | 4276 letture | 0 commenti
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