Lavoro
Precari Asu e Puc occupano l'aula consiliare, salta l'assemblea
Un'occupazione pacifica ma decisa quella messa in atto martedì sera dai
lavoratori Asu e Puc del comune di Vizzini. Quasi 50 precari hanno occupato l'aula
consiliare, momentaneamente allestit...
Un'occupazione pacifica ma decisa quella messa in atto martedì sera dai
lavoratori Asu e Puc del comune di Vizzini. Quasi 50 precari hanno occupato l'aula
consiliare, momentaneamente allestita presso il centro sociale di viale Buccheri,
poco prima che si riunisse l'assemblea.
I lavoratori, ormai da diversi mesi in stato di agitazione, protestano per gli
oltre 15 anni di precariato e contro il Governo regionale, reo di aver stabilizzato
solo i precari degli enti regionali, dimenticandosi di quelli degli enti locali.
Il primo consiglio comunale del 2006 si è quindi trasformato in un faccia a faccia tra sindaco, assessori, consiglieri e lavoratori Asu e Puc. Dal confronto è emerso che la richiesta di un contratto stabile, pur condivisa da tutti i presenti, si scontra con le esigenze di bilancio di un piccolo comune come quello di Vizzini. Tuttavia ai precari è arrivato pieno appoggio da maggioranza e opposizione, d'accordo sulla necessità di portare avanti un processo unitario di stabilizzazione.
«In questi anni - ha detto il sindaco Cortese - ho apprezzato il lavoro e
la professionalità, ormai indispensabile per il comune, di questi giovani
precari che aspettano da tempo una seria stabilizzazione. Assieme agli altri sindaci,
sia con la task force del calatino e sia con l'Anci, abbiamo richiesto alla Regione
gli strumenti non solo normativi ma soprattutto finanziari per la soluzione della
problematica. Il Governo regionale, insensibile alle nostre sollecitazioni, ha
voluto creare disparità, irriguardosa nei confronti dei precari, stabilizzando
quelli regionali e lasciando gli altri in balia degli enti locali, che rischierebbero
il dissesto senza le adeguate risorse.
I precari sono figli di leggi regionali e quindi la Regione, dopo aver stabilizzato i suoi, deve dotare i comuni delle necessarie risorse finanziarie per fare lo stesso.»
Il primo consiglio comunale del 2006 si è quindi trasformato in un faccia a faccia tra sindaco, assessori, consiglieri e lavoratori Asu e Puc. Dal confronto è emerso che la richiesta di un contratto stabile, pur condivisa da tutti i presenti, si scontra con le esigenze di bilancio di un piccolo comune come quello di Vizzini. Tuttavia ai precari è arrivato pieno appoggio da maggioranza e opposizione, d'accordo sulla necessità di portare avanti un processo unitario di stabilizzazione.
I precari sono figli di leggi regionali e quindi la Regione, dopo aver stabilizzato i suoi, deve dotare i comuni delle necessarie risorse finanziarie per fare lo stesso.»
03/02/2006 | 3365 letture | 0 commenti
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