
Teatro
«Nedda - Tra cuntu e sarraccuntu, tra ballu e cantu»
«Nedda - Tra cuntu e sarraccuntu, tra ballu e cantu» è il titolo
dell'opera teatrale, ispirata alla novella di Verga, che andrà in scena domenica
9 novembre, alle 19:30, presso il largo Cappuccini. La regia dello spettacolo,
patrocinato dal Comune di Vizzini e dal circolo «Verga», è di Michele
Agosta.
«La scelta di presentare questo spettacolo - spiega il regista e ideatore - è stata dettata dalla voglia di uscire fuori dagli stereotipi del teatro "classico", per percorrere altre strade e raggiungere nuovi orizzonti che non siano essenzialmente quelli de Teatro di reviviscenza, fiore all'occhiello della nostra città. Il Teatro di reviviscenza è un'attività che a mio giudizio andrebbe rivalutata e stotenuta da parte dell'Amministrazione comunale con laboratori di teatro sperimentale volti a preservare le opere letterarie del Verga e a stimolare le associazioni presenti sul territorio, per poterlo collocare in un prossimo futuro al pari delle rappresentazioni classiche di Siracusa».
«Il genio del nostro concittadino Alfredo Mazzone - aggiunge Agosta - aveva pensato bene, agli inizi degli anni Settanta, di sperimentare un nuovo modo di fare teatro, il teatro di reviviscenza, che aveva l'obiettivo di far rivivere negli stessi luoghi ciò che Verga aveva immaginato nella "città della civetta", con tutti i suoi personaggi del Ciclo dei vinti, le passioni e lo svolgersi del dramma. Mazzone, con molto coraggio, aveva rielaborato le novelle del Verga, aveva tirato fuori il carattere subliminale della cosiddetta "umanità verghiana" e aveva rappresentato a pieno la gente di Sicilia, lasciando in essi risaltare l'elemento tragico nella rappresentazione dell'agire, oltre che nel patimento interiore dei personaggi stessi, altrettanto grandiosi quanto sventurati, e l'epica attraveso cui il teatro esibisce la hybris, la conferma di quel destino dei vinti contro cui è vano ribellarsi».
«Contrariamente al Teatro di reviviscenza - conclude il regista -, il nostro spettacolo vuole percorrere altre strade, guardare in altre direzioni, raggiungere altre mete, volgere lo sguardo al passato, ma allo stesso tempo proiettarsi al futuro. Un progetto condiviso dal sindaco, Marco Sinatra, e dal circolo "Verga", sensibili ai cambiamenti di una società sempre più intransigente e dinamica, ma soprattutto vicina alle associazioni teatrali presenti nella nostra città. Ripartire con questa opera verghiana significa recidere un cordone ombelicale, chiudere un vecchio ciclo per cominciarne uno nuovo, lasciarsi alle spalle il passato, come fecero per altri versi Verga e Mazzone, e farsi trasportare da Zefiro».
Nel cast Valentina Riggio (Nedda), Cristian Alfieri (Janu), Vito Arnone (zio Giovanni), Salvatore Lazzaro (il barone), Armando Dorata (il cavaliere), Raimonda Ventura (donna Carmela), Gianluca Amore (Tanu Malerba), Michele Agosta (voce narrante), Giovanni Dorata (bambino), Santina Rantino e Roberta Maugeri (popolane), Ciccio Dovile e Vito Lentini (popolani).
Arrangiamenti musicali di Matteo Verga e Giovanni Briganti. Le danze sono a cura della scuola di ballo Swing Dance di Peppe Addamo e Gisella Polopoli, con la partecipazione di Giulia Rizza, Miriam Consolino, Ilaria Alagona, Carlotta Corsello, Julia Prossimo, Veronica Di Giacomo, Carla Cascio, Corinne La Rocca, Giada Giarrusso, Oriana Burrone, Mariapaola Giandinoto, Elvira Barone, Miriana Di Blasi e Chiara Busacca.
«La scelta di presentare questo spettacolo - spiega il regista e ideatore - è stata dettata dalla voglia di uscire fuori dagli stereotipi del teatro "classico", per percorrere altre strade e raggiungere nuovi orizzonti che non siano essenzialmente quelli de Teatro di reviviscenza, fiore all'occhiello della nostra città. Il Teatro di reviviscenza è un'attività che a mio giudizio andrebbe rivalutata e stotenuta da parte dell'Amministrazione comunale con laboratori di teatro sperimentale volti a preservare le opere letterarie del Verga e a stimolare le associazioni presenti sul territorio, per poterlo collocare in un prossimo futuro al pari delle rappresentazioni classiche di Siracusa».
«Il genio del nostro concittadino Alfredo Mazzone - aggiunge Agosta - aveva pensato bene, agli inizi degli anni Settanta, di sperimentare un nuovo modo di fare teatro, il teatro di reviviscenza, che aveva l'obiettivo di far rivivere negli stessi luoghi ciò che Verga aveva immaginato nella "città della civetta", con tutti i suoi personaggi del Ciclo dei vinti, le passioni e lo svolgersi del dramma. Mazzone, con molto coraggio, aveva rielaborato le novelle del Verga, aveva tirato fuori il carattere subliminale della cosiddetta "umanità verghiana" e aveva rappresentato a pieno la gente di Sicilia, lasciando in essi risaltare l'elemento tragico nella rappresentazione dell'agire, oltre che nel patimento interiore dei personaggi stessi, altrettanto grandiosi quanto sventurati, e l'epica attraveso cui il teatro esibisce la hybris, la conferma di quel destino dei vinti contro cui è vano ribellarsi».
«Contrariamente al Teatro di reviviscenza - conclude il regista -, il nostro spettacolo vuole percorrere altre strade, guardare in altre direzioni, raggiungere altre mete, volgere lo sguardo al passato, ma allo stesso tempo proiettarsi al futuro. Un progetto condiviso dal sindaco, Marco Sinatra, e dal circolo "Verga", sensibili ai cambiamenti di una società sempre più intransigente e dinamica, ma soprattutto vicina alle associazioni teatrali presenti nella nostra città. Ripartire con questa opera verghiana significa recidere un cordone ombelicale, chiudere un vecchio ciclo per cominciarne uno nuovo, lasciarsi alle spalle il passato, come fecero per altri versi Verga e Mazzone, e farsi trasportare da Zefiro».
Nel cast Valentina Riggio (Nedda), Cristian Alfieri (Janu), Vito Arnone (zio Giovanni), Salvatore Lazzaro (il barone), Armando Dorata (il cavaliere), Raimonda Ventura (donna Carmela), Gianluca Amore (Tanu Malerba), Michele Agosta (voce narrante), Giovanni Dorata (bambino), Santina Rantino e Roberta Maugeri (popolane), Ciccio Dovile e Vito Lentini (popolani).
Arrangiamenti musicali di Matteo Verga e Giovanni Briganti. Le danze sono a cura della scuola di ballo Swing Dance di Peppe Addamo e Gisella Polopoli, con la partecipazione di Giulia Rizza, Miriam Consolino, Ilaria Alagona, Carlotta Corsello, Julia Prossimo, Veronica Di Giacomo, Carla Cascio, Corinne La Rocca, Giada Giarrusso, Oriana Burrone, Mariapaola Giandinoto, Elvira Barone, Miriana Di Blasi e Chiara Busacca.
Quando: 09/11/2014 | Dove: Vizzini
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