Opere pubbliche
Area zona artigianale, al Tar vincono ex proprietari
Il Comune deve comprarla o demolire e restituirla
Il Comune deve comprarla o demolire e restituirla
La sentenza dei giudici etnei obbliga l'ente di piazza Umberto a pagare in ogni caso danni e interessi. Il valore era stato fissato in 150mila euro, ma adesso la somma rischia di crescere a dismisura.
Dieci anni per determinare l'indennità provvisoria. Ventotto per fissare quella definitiva. E trentaquattro per vedersi riconosciuto il diritto di ricevere la somma equivalente al valore del terreno espropriato, con risarcimento e interessi. La contesa tra i proprietari delle aree su cui è stata realizzata la zona artigianale di Vizzini e il Comune è a una svolta, ma potrebbe non essere l'ultima.
Possibile l'appello al Cga – Il Tar di Catania ha accolto il ricorso di 6 ex proprietari di un terreno di 1.600 mq, assistiti dall'avv. Domenico Acciarito, che nel 2012 sembravano vicini all'ottenimento della somma legata a un progetto del 1984 e due anni dopo, stufi di attendere, si sono rivolti a un giudice. La seconda sezione del Tar etneo ha stabilito che per sanare quell'iter mai del tutto concluso, l'ente di piazza Umberto I avrà due opzioni: restituire il bene, previa demolizione di quanto costruito, pagando danni e interessi legali; oppure acquisire il terreno, versandone il valore, il 10 percento per danni non patrimoniali e il 5 per interessi.
Intanto, però, il Comune di Vizzini (che può appellarsi al Cga) è andato in bancarotta e le cifre saranno ancora più difficili da incassare. «Il Comune vuole concludere l'acquisizione – commenta l'assessore al bilancio, Mario Scalogna –, ma l'esecutività di qualsiasi provvedimento è sospesa fino all'insediamento dei commissari liquidatori». Di tutt'altro avviso l'avv. Acciarito, secondo cui «il debito nasce con la sentenza, perché ha natura giudiziaria» e quindi non rientrerebbe nelle procedure del dissesto.
Il legale è intenzionato a basarsi sulle quotazioni dell'Agenzia delle entrate, secondo la quale il terreno vale almeno 560 mila euro. Ma interessati agli sviluppi della vicenda sono anche gli altri ex proprietari di un'area da oltre 40 mila mq, valutata 150 mila euro e che adesso, tra risarcimenti, interessi e sentenze, rischia di devastare le già vuote casse comunali.
Intanto, però, il Comune di Vizzini (che può appellarsi al Cga) è andato in bancarotta e le cifre saranno ancora più difficili da incassare. «Il Comune vuole concludere l'acquisizione – commenta l'assessore al bilancio, Mario Scalogna –, ma l'esecutività di qualsiasi provvedimento è sospesa fino all'insediamento dei commissari liquidatori». Di tutt'altro avviso l'avv. Acciarito, secondo cui «il debito nasce con la sentenza, perché ha natura giudiziaria» e quindi non rientrerebbe nelle procedure del dissesto.
Il legale è intenzionato a basarsi sulle quotazioni dell'Agenzia delle entrate, secondo la quale il terreno vale almeno 560 mila euro. Ma interessati agli sviluppi della vicenda sono anche gli altri ex proprietari di un'area da oltre 40 mila mq, valutata 150 mila euro e che adesso, tra risarcimenti, interessi e sentenze, rischia di devastare le già vuote casse comunali.
05/08/2018 | 8435 letture | 0 commenti
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