Mineo
Cara, per i lavoratori stato di agitazione e sciopero
«Vogliamo arretrati, più ore e reintegro dei licenziati»
«Vogliamo arretrati, più ore e reintegro dei licenziati»
La Fp-Cgil del Calatino ha indetto la mobilitazione del personale in servizio
presso il centro d'accoglienza di contrada Cucinella. Chiesta al prefetto la
convocazione di un tavolo tecnico.
La Fp-Cgil del Calatino ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del
Cara di Mineo aderenti alla sigla sindacale. Al centro delle rivendicazioni
dell'associazione di categoria c'è il mancato pagamento, da parte del consorzio
Nuovo Cara di Mineo, degli stipendi dei mesi di febbraio e marzo.
Una situazione che, in caso di mancate risposte nei prossimi giorni, porterà gli
operatori, il prossimo 20 aprile, a una giornata di sciopero, durante la quale
saranno garantiti soltanto i servizi essenziali.
Sul fronte opposto, intanto, il consorzio di Comuni che gestisce il centro d'accoglienza di contrada Cucinella ha già formalizzato gli atti per un'anticipazione delle somme sulle fatture dei mesi di aprile, maggio giugno e luglio dello scorso anno.
La questione è giunta anche sul tavolo del prefetto di Catania, al quale Francesco D'Amico, segretario dell'organizzazione sindacale, ha chiesto la costituzione di un tavolo tecnico «al fine di procedere a una costante e reale valutazione dello stato delle cose», coinvolgendo anche i rappresentanti del consorzio Nuovo Cara di Mineo.
Ma la preoccupazione della Cgil non si limita alle mensilità arretrate non ancora corrisposte. «Rivendichiamo anche la stabilizzazione del personale attualmente in forza al consorzio - sottolinea D'Amico -, attraverso la trasformazione dei contratti da 18 a 36 ore settimanali, nonché il reintegro dei lavoratori che sono stati licenziati e attualmente sono rimasti fuori». Si tratterebbe in questo caso di una ventina di dipendenti a tempo determinato, ai quali non è stato rinnovato il contratto.
Sul fronte opposto, intanto, il consorzio di Comuni che gestisce il centro d'accoglienza di contrada Cucinella ha già formalizzato gli atti per un'anticipazione delle somme sulle fatture dei mesi di aprile, maggio giugno e luglio dello scorso anno.
La questione è giunta anche sul tavolo del prefetto di Catania, al quale Francesco D'Amico, segretario dell'organizzazione sindacale, ha chiesto la costituzione di un tavolo tecnico «al fine di procedere a una costante e reale valutazione dello stato delle cose», coinvolgendo anche i rappresentanti del consorzio Nuovo Cara di Mineo.
Ma la preoccupazione della Cgil non si limita alle mensilità arretrate non ancora corrisposte. «Rivendichiamo anche la stabilizzazione del personale attualmente in forza al consorzio - sottolinea D'Amico -, attraverso la trasformazione dei contratti da 18 a 36 ore settimanali, nonché il reintegro dei lavoratori che sono stati licenziati e attualmente sono rimasti fuori». Si tratterebbe in questo caso di una ventina di dipendenti a tempo determinato, ai quali non è stato rinnovato il contratto.
13/04/2015 | 2416 letture | 0 commenti
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