Mineo
Strage del depuratore, in appello aumentate le condanne
Per 6 imputati le pene ammontano a 23 anni complessivi
Per 6 imputati le pene ammontano a 23 anni complessivi
Emessa dalla Corte d'appello di Catania la sentenza di secondo grado per il processo
sulla tragedia che nel 2008 costò la vita a 6 operai. Accolta la tesi della concausa
per i decessi, sostenuta dal pm Sabrina Gambino.
La terza sezione penale della Corte d'appello di Catania ha emesso una nuova sentenza
per il processo sull'incidente sul lavoro, avvenuto a Mineo l'11 giugno del 2008,
che all'interno del depuratore comunale portò alla morte sei operai.
I giudici hanno inflitto 5 anni a Salvatore Carfì, titolare della ditta di
Ragusa che si occupava di espurghi, e altrettanti al capocantiere, Salvatore La
Cognata. Tre anni e 6 mesi per il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune
di Mineo, Marcello Zampino, e per l'addetto al depuratore, Antonino Catalano. Tre
anni per l'ex assessore comunale ai Lavori pubblici, Giuseppe Mirata, e per il
responsabile dell'Ufficio prevenzione, Giuseppe Virzì. Quest'ultimo in primo grado
era stato assolto.
A sostenere la pubblica accusa è stata il pm Sabrina Gambino, che ha ha avanzato l'ipotesi dela concausa per i decessi nello sversamento di idrocarburi nella vasca che gli operai stavano pulendo.
Al termine del processo di primo grado, il 26 novembre del 2012, il Tribunale di Caltagirone aveva inflitto complessivamente 17 anni e 6 mesi di condanne, assolvendo l'ex sindaco di Mineo, Giuseppe Castania, che non è stato chiamato in causa nel processo di secondo grado. L'assoluzione aveva riguardato anche il responsabile del servizio di prevenzione, Giuseppe Virzì.
Gli operai che persero la vita nella tragedia del depuratore erano Salvatore Pulici, Giuseppe Palermo, Natale Sofia e Giuseppe Zaccaria, dipendenti del Comune di Mineo, insieme a Salvatore Tumino e Giuseppe Smecca, che lavoravano invece per la ditta Carfi servizi ecologici.
A sostenere la pubblica accusa è stata il pm Sabrina Gambino, che ha ha avanzato l'ipotesi dela concausa per i decessi nello sversamento di idrocarburi nella vasca che gli operai stavano pulendo.
Al termine del processo di primo grado, il 26 novembre del 2012, il Tribunale di Caltagirone aveva inflitto complessivamente 17 anni e 6 mesi di condanne, assolvendo l'ex sindaco di Mineo, Giuseppe Castania, che non è stato chiamato in causa nel processo di secondo grado. L'assoluzione aveva riguardato anche il responsabile del servizio di prevenzione, Giuseppe Virzì.
Gli operai che persero la vita nella tragedia del depuratore erano Salvatore Pulici, Giuseppe Palermo, Natale Sofia e Giuseppe Zaccaria, dipendenti del Comune di Mineo, insieme a Salvatore Tumino e Giuseppe Smecca, che lavoravano invece per la ditta Carfi servizi ecologici.
19/01/2015 | 2319 letture | 0 commenti
di R.I.
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