Mineo
Operatori del Cara in sciopero per gli stipendi arretrati
La Cgil organizza un sit-in alla Prefettura di Catania
La Cgil organizza un sit-in alla Prefettura di Catania
Due giorni di astensione dal lavoro per i dipendenti del consorzio che gestisce
il centro d'accoglienza di contrada Cucinella. La deputata del Pd Luisella Albanella:
«I lavoratori non hanno colpa e vanno retribuiti».
Gli operatori del Cara di Mineo tornano a incrociare le braccia. I lavoratori
aderenti alla Cgil parteciperanno, martedì e mercoledì, alle due giornate di
sciopero (garantendo i servizi essenziali) proclamate durante l'ultima assemblea
dal sindacato, che aveva optato per la stessa forma di protesta già lo scorso
20 aprile.
Le rivendicazioni riguardano anche questa volta il ritardo nei pagamenti degli
stipendi, dovuto principalmente alla lentezza nel trasferimento dei fondi ministeriali
al consorzio che gestisce il Cara.
«Avendo da poco ricevuto notizie in merito alla liquidazione delle mensilità di febbraio - spiega Francesco D'Amico, segretario della Fp Cgil del Calatino -, abbiamo ritenuto opportuno continuare lo stato di agitazione del personale, poiché le retribuzioni arretrate sono di nuovo due».
Le richieste del sindacato riguardano anche i contratti. «Chiediamo la costituzione di un tavolo tecnico - aggiunge D'Amico - per avviare un processo di stabilizzazione e trasformazione delle posizioni contrattuali da 18 a 36 ore». Per far sentire la loro voce, gli operatori hanno organizzato un sit-in davanti alla Prefettura di Catania.
Sulla questione è intervenuta anche la deputata Luisella Albanella. «Occorre chiarezza - sottolinea l'esponente del Pd -, la situazione del Cara è monitorata, ma i lavoratori non hanno nessuna colpa e vanno retribuiti, considerata la situazione di grande criticità sociale. Verificherò il problema in sede parlamentare e con interventi anche di natura politica».
«Avendo da poco ricevuto notizie in merito alla liquidazione delle mensilità di febbraio - spiega Francesco D'Amico, segretario della Fp Cgil del Calatino -, abbiamo ritenuto opportuno continuare lo stato di agitazione del personale, poiché le retribuzioni arretrate sono di nuovo due».
Le richieste del sindacato riguardano anche i contratti. «Chiediamo la costituzione di un tavolo tecnico - aggiunge D'Amico - per avviare un processo di stabilizzazione e trasformazione delle posizioni contrattuali da 18 a 36 ore». Per far sentire la loro voce, gli operatori hanno organizzato un sit-in davanti alla Prefettura di Catania.
Sulla questione è intervenuta anche la deputata Luisella Albanella. «Occorre chiarezza - sottolinea l'esponente del Pd -, la situazione del Cara è monitorata, ma i lavoratori non hanno nessuna colpa e vanno retribuiti, considerata la situazione di grande criticità sociale. Verificherò il problema in sede parlamentare e con interventi anche di natura politica».
05/05/2015 | 1691 letture | 0 commenti
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