
Licodia Eubea
Il Consiglio approva il consuntivo, conti 2015 "salvi"
Il presidente Astorino: «Non c'è pericolo di dissesto»
Il presidente Astorino: «Non c'è pericolo di dissesto»
Si chiude con un avanzo di 89mila euro l'esercizio finanziario sul quale per la
prima volta gravava la spada di Damocle dell'Imu agricola. In aula vota
«sì» solo la maggioranza, contraria la minoranza.
I conti del Comune di Licodia Eubea, almeno per il 2015, sono "salvi".
Con l'approvazione, da parte del Consiglio comunale, del rendiconto, va in archivio
un esercizio finanziario caratterizzato da non pochi timori, dettati soprattutto
dallo spettro del default.
Sulla testa dell'ente, infatti, pendeva dall'inizio dello scorso anno la spada
di Damocle dell'Imu agricola, che il sindaco, Giovanni Verga, non aveva esitato
a definire «l'anticamera del dissesto finanziario», prima di presentare
ricorso al Tar per il declassamento a territorio parzialmente montano. Quasi 450
mila euro decurtati dai trasferimenti statali e iscritti tra le tasse da riscuotere
a totale carico del Comune.
Giovedì sera, invece, l'aula ha dato il via libera al rendiconto, chiuso con una spesa corrente di circa 3,6 milioni di euro e un avanzo di amministrazione vincolato di 89mila euro. Sul documento è giunto il «sì» compatto dei 9 consiglieri di maggioranza presenti alla seduta, mentre per la minoranza hanno votato contro Angela Li Rosi e Pietro Antonio Di Grazia, che hanno chiesto delucidazioni sui pensionamenti dei dipendenti.
«Il Comune – ha tenuto a specificare a margine della seduta il presidente Alessandro Astorino – non è in deficit e non c'è alcun pericolo di dissesto. Abbiamo rispettato pienamente i parametri di bilancio e il Patto di stabilità, scongiurando il disavanzo di amministrazione malgrado i tagli e la situazione fortemente critica registrata in tantissimi altri enti. Rispondiamo regolarmente alle incombenze ordinarie, pagando con assoluta regolarità gli stipendi, senza riduzione degli orari lavorativi del personale precario e ciò è chiaramente motivo di pregio dell'attuale Amministrazione».
Giovedì sera, invece, l'aula ha dato il via libera al rendiconto, chiuso con una spesa corrente di circa 3,6 milioni di euro e un avanzo di amministrazione vincolato di 89mila euro. Sul documento è giunto il «sì» compatto dei 9 consiglieri di maggioranza presenti alla seduta, mentre per la minoranza hanno votato contro Angela Li Rosi e Pietro Antonio Di Grazia, che hanno chiesto delucidazioni sui pensionamenti dei dipendenti.
«Il Comune – ha tenuto a specificare a margine della seduta il presidente Alessandro Astorino – non è in deficit e non c'è alcun pericolo di dissesto. Abbiamo rispettato pienamente i parametri di bilancio e il Patto di stabilità, scongiurando il disavanzo di amministrazione malgrado i tagli e la situazione fortemente critica registrata in tantissimi altri enti. Rispondiamo regolarmente alle incombenze ordinarie, pagando con assoluta regolarità gli stipendi, senza riduzione degli orari lavorativi del personale precario e ciò è chiaramente motivo di pregio dell'attuale Amministrazione».
04/07/2016 | 2712 letture | 0 commenti
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