Terza pagina
Il ritorno di Santa Barbara
Non si tratta di una batteria di fuochi, ma di una "Lei", un bellissimo
quadro di Santa Barbara, allontanato da qualche anno dalla "nostra" Chiesa
dei Cappuccini che, in realtà, è intitolata a lei, quella stessa Santa Barbara a
cui i nostri nonni si rivolgevano recitando, all'arrivo di un temporale, un vecchio adagio:
Ma andiamo per gradi; la storia dell'esilio di Santa Barbara comincia ai primi anni '90. Il quadro, tra l'altro, attribuibile ad un allievo del Caravaggio, viene portato via, insieme ad un quadro della Deposizione del Paladino e ad un San Francesco accompagnato da un bellissimo Angelo, che fonti autorevoli attribuiscono invece al Monrealese Pietro Novelli, tutti del '600, e ad altre suppellettili, come il ciborio intagliato dell'altare maggiore, dove al posto del quadro della Santa a cui, ripetiamo, la chiesa è dedicata, troviamo una bellissima... tenda!
I quadri e le suppellettili li abbiamo ritrovati, novelli Sherlock Holmes, presso la Chiesa ed il Convento dei Cappuccini di Caltagirone. I Fraticelli li avevano portati via per creare un piccolo Museo, facendo lo stesso con altre Chiese del circondario, temendo, certo, anche per la loro sorte, visto che le Chiese in questione erano prive di sistemi di sicurezza.
Non possono esserci dubbi circa la provenienza delle opere perché, ad un controllo effettuato presso la Soprintendenza di Catania, esse risultavano catalogate come appartenenti alla Chiesa dei Cappuccini di Vizzini.
Ultimo Atto (o quasi): l'Amministrazione Comunale, che si è sempre dimostrata sensibile alle problematiche storiche, culturali e turistiche della città, ha cominciato l'iter per la restituzione delle opere in questione; i Cittadini, grati, attendono. Sperando, nel frattempo, di non veder arrivare temporali troppo devastanti o tuoni troppo potenti, laggiù a Poggio del Lago!
"Santa Barbara nun durmitiInfatti la figura della Santa, rappresentata nel quadro, trattiene un fulmine con le mani.
ca' li trona su partuti,
su partuti ammenza 'a via,
Santa Barbara aiuta a mia."
Ma andiamo per gradi; la storia dell'esilio di Santa Barbara comincia ai primi anni '90. Il quadro, tra l'altro, attribuibile ad un allievo del Caravaggio, viene portato via, insieme ad un quadro della Deposizione del Paladino e ad un San Francesco accompagnato da un bellissimo Angelo, che fonti autorevoli attribuiscono invece al Monrealese Pietro Novelli, tutti del '600, e ad altre suppellettili, come il ciborio intagliato dell'altare maggiore, dove al posto del quadro della Santa a cui, ripetiamo, la chiesa è dedicata, troviamo una bellissima... tenda!
I quadri e le suppellettili li abbiamo ritrovati, novelli Sherlock Holmes, presso la Chiesa ed il Convento dei Cappuccini di Caltagirone. I Fraticelli li avevano portati via per creare un piccolo Museo, facendo lo stesso con altre Chiese del circondario, temendo, certo, anche per la loro sorte, visto che le Chiese in questione erano prive di sistemi di sicurezza.
Non possono esserci dubbi circa la provenienza delle opere perché, ad un controllo effettuato presso la Soprintendenza di Catania, esse risultavano catalogate come appartenenti alla Chiesa dei Cappuccini di Vizzini.
Ultimo Atto (o quasi): l'Amministrazione Comunale, che si è sempre dimostrata sensibile alle problematiche storiche, culturali e turistiche della città, ha cominciato l'iter per la restituzione delle opere in questione; i Cittadini, grati, attendono. Sperando, nel frattempo, di non veder arrivare temporali troppo devastanti o tuoni troppo potenti, laggiù a Poggio del Lago!
07/02/2005 | 27031 letture | 0 commenti
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