Terza pagina
Gli Angeli trafugati
L'antiquario che le aveva comprate pensava di aver fatto un buon affare: due statue
in legno del primo '600 alla "modica" cifra di 24 mila euro, ed anche
due candelabri dello stesso periodo. Sembrava un affare pulito e senza troppi rischi
come tanti ultimamente, forse troppi, spesso frutto di sottrazioni perpetrate a
danno di chiese e conventi.
A Vizzini tutte le chiese, da sempre veri e propri scrigni di arte sacra, sono
state visitate dai ladri. Tutto questo quando l'emorragia (ma questa è storia
di tutto il meridione) non era frutto di vere e proprie vendite o alienazioni di
vario genere.
Ma torniamo alle due preziose sculture lignee entrambe di circa un metro e ottanta,
raffiguranti due bellissimi Angeli, rubate alla chiesa di San Giovanni Battista
durante i lavori di restauro (il furto risale a circa 3-4 anni fa). Sembra che il
riconoscimento da parte di una catalogatrice che le aveva notate in un negozio di
Messina, era stato del tutto casuale. Ma i Carabinieri della compagnia che da qualche
settimana indagava sui furti, confrontando le denuncie del parroco e le foto non
hanno avuto dubbi e hanno affidato gli oggetti sacri in custodia alla Diocesi di
Caltagirone, dove allo stato attuale ancora si trovano.
Anche i suddetti Angeli sono stati preziosi ospiti presso le mostre di arte sacra organizzate all'interno del magnifico complesso seicentesco del Seminario di Caltagirone. Le mostre, organizzate dal 1996 al 2001, in preparazione e per la celebrazione dell'Anno Giubilare, hanno dato un grande lustro al patrimonio culturale dell'intera Diocesi del Calatino ed hanno senz'altro il merito di aver riportato l'attenzione su beni obliati dal tempo e dall'incuria degli uomini. Molti piccoli oggetti sarebbero stati irrimediabilmente perduti se non fosse stata riportata su di loro la giusta attenzione. Citiamo fra i tanti le lastre di rame sbalzato di Sebastiano Puglisi raffiguranti la Natività e la fuga in Egitto, appartenenti alla Chiesa di S. Giovanni Battista.
Adesso, dopo anni di chiusura e grazie alle premure del parroco,
la basilica di S. Giovanni Battista è stata riaperta al culto e quindi
magari dopo un accurato restauro ci si augura che gli Angeli tornino a vegliare
sulle preghiere dei fedeli vizzinesi.
Ma torniamo alle due preziose sculture lignee entrambe di circa un metro e ottanta,
raffiguranti due bellissimi Angeli, rubate alla chiesa di San Giovanni Battista
durante i lavori di restauro (il furto risale a circa 3-4 anni fa). Sembra che il
riconoscimento da parte di una catalogatrice che le aveva notate in un negozio di
Messina, era stato del tutto casuale. Ma i Carabinieri della compagnia che da qualche
settimana indagava sui furti, confrontando le denuncie del parroco e le foto non
hanno avuto dubbi e hanno affidato gli oggetti sacri in custodia alla Diocesi di
Caltagirone, dove allo stato attuale ancora si trovano.
Anche i suddetti Angeli sono stati preziosi ospiti presso le mostre di arte sacra organizzate all'interno del magnifico complesso seicentesco del Seminario di Caltagirone. Le mostre, organizzate dal 1996 al 2001, in preparazione e per la celebrazione dell'Anno Giubilare, hanno dato un grande lustro al patrimonio culturale dell'intera Diocesi del Calatino ed hanno senz'altro il merito di aver riportato l'attenzione su beni obliati dal tempo e dall'incuria degli uomini. Molti piccoli oggetti sarebbero stati irrimediabilmente perduti se non fosse stata riportata su di loro la giusta attenzione. Citiamo fra i tanti le lastre di rame sbalzato di Sebastiano Puglisi raffiguranti la Natività e la fuga in Egitto, appartenenti alla Chiesa di S. Giovanni Battista.
26/07/2006 | 3937 letture | 0 commenti
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