Terza pagina
I Giardini pensili di Babilonia e l'Aiuola spartitraffico di largo Cappuccini
Situati nell'antica città di Babilonia, vicino alla odierna Baghdad, i
giardini pensili di Babilonia furono costruiti intorno al 590 AC dal re Nabucodonosor
II come omaggio alla moglie Semiramide, originaria della lussureggiante Media.
La leggenda vuole che la regina trovasse nei giardini rose fresche ogni giorno, pur nel clima arido che caratterizzava la città, e fiori dalle forme strane, simili ad incensieri di antiche religioni e con colori sbalorditivi e profumi mostruosi che facevano delirare. Già questo era sbalorditivo ed incantava i viandanti, ma la vera particolarità dei Giardini di Babilonia stava nel fatto che essi non si estendevano sul terreno, ma nell'aria: costruiti su terrazzamenti artificiali posti sui piani più alti delle magnifiche architetture, i Giardini sembravano davvero galleggiare nel cielo.
Considerando che all'epoca l'utilizzo del terreno con colture diverse da quelle agricole era sicuramente non usuale, la progettazione dei giardini fu un'operazione di grande ingegneria edile e agraria; fu creato un orto botanico con tipi di flora non originari della zona, ed abituati a climi più umidi; per irrigare i giardini con la frequenza e la quantità di acqua necessaria, fu costruito un complesso sistema idraulico che, tra l'altro, doveva sollevare l'acqua dal fiume. I terrazzamenti per ricavare i giardini furono costruiti interamente in pietra e vengono citati anche da Erodono.
Questa descrizione sommaria dei Giardini pensili di Babilonia, una fra le sette meraviglie del mondo antico, serve come introduzione all'articolo che segue.
Rischiando di annoiare il lettore scrivendo per l'ennesima volta di un argomento già trattato, chiudo questa trilogia di articoli, basati sul progetto "Operazione arredo urbano in largo Cappuccini", comunicandovi, mie cari internauti, che il progetto è stato completato e "l'Opera" consegnata, e tanti saluti al Concorso per la realizzazione di un progetto da parte di un lettore di InfoVizzini.
In verità mi sarei aspettato una inaugurazione del monumento-albero con tanto di fanfara e politici in prima fila; ma credo che tutto ciò non sia concretizzato visto gli impegni elettorali dei nostri dirigenti politici.
Ora lasciando perdere l'inaugurazione avvenuta in sordina, se mai ce ne sia stata una, la mia attenzione si focalizza sulla creazione fatta; la progettazione di tale opera ha sicuramente richiesto l'intervento di architetti ed arredatori urbani d'oltreoceano, con uno spreco ingente di denaro pubblico in consulenze esterne, dovuto alla mancanza, in seno alla nostra struttura amministrativa, di geni di tale calibro, capaci di partorire una così imponente, stupenda e sbalorditiva opera di arredo urbano.
Come si può constatare dalle foto, tra i Giardini pensili di Babilonia e
l'Aiuola spartitraffico di largo Cappuccini, l'unica differenza sta nelle varietà
floreale adoperate, poi entrambe le Opere, allora per i Giardini pensili, ed ora
per l'Aiuola spartitraffico, lasciano chi li ammira stupefatto, per la loro grandezza,
ingegnosità e particolarità.
Credo che non ci sia più nulla da aggiungere all'argomento, a parte un piccolo dettaglio che, credo non sia sfuggito all'occhio vigile di qualcuno del centro-destra. La presenza dell'albero dell'Ulivo, che fa bella mostra di se al centro di una immensa e desertica aiuola, abbandonata già alle sterpaglie, grazie all'incuranza di un giardiniere che continua a nascondersi e a scappare dalle mansioni per cui qualcuno gli commisura una stipendio.
L'Ulivo, del Verde e in futuro un Pugno di Rose e la Falce del giardiniere che ripulisce, si spera. Non sarà mica un messaggio politico-subliminale di campagna elettorale? Alla prossima.
La leggenda vuole che la regina trovasse nei giardini rose fresche ogni giorno, pur nel clima arido che caratterizzava la città, e fiori dalle forme strane, simili ad incensieri di antiche religioni e con colori sbalorditivi e profumi mostruosi che facevano delirare. Già questo era sbalorditivo ed incantava i viandanti, ma la vera particolarità dei Giardini di Babilonia stava nel fatto che essi non si estendevano sul terreno, ma nell'aria: costruiti su terrazzamenti artificiali posti sui piani più alti delle magnifiche architetture, i Giardini sembravano davvero galleggiare nel cielo.
Considerando che all'epoca l'utilizzo del terreno con colture diverse da quelle agricole era sicuramente non usuale, la progettazione dei giardini fu un'operazione di grande ingegneria edile e agraria; fu creato un orto botanico con tipi di flora non originari della zona, ed abituati a climi più umidi; per irrigare i giardini con la frequenza e la quantità di acqua necessaria, fu costruito un complesso sistema idraulico che, tra l'altro, doveva sollevare l'acqua dal fiume. I terrazzamenti per ricavare i giardini furono costruiti interamente in pietra e vengono citati anche da Erodono.
Questa descrizione sommaria dei Giardini pensili di Babilonia, una fra le sette meraviglie del mondo antico, serve come introduzione all'articolo che segue.
Rischiando di annoiare il lettore scrivendo per l'ennesima volta di un argomento già trattato, chiudo questa trilogia di articoli, basati sul progetto "Operazione arredo urbano in largo Cappuccini", comunicandovi, mie cari internauti, che il progetto è stato completato e "l'Opera" consegnata, e tanti saluti al Concorso per la realizzazione di un progetto da parte di un lettore di InfoVizzini.
In verità mi sarei aspettato una inaugurazione del monumento-albero con tanto di fanfara e politici in prima fila; ma credo che tutto ciò non sia concretizzato visto gli impegni elettorali dei nostri dirigenti politici.
Ora lasciando perdere l'inaugurazione avvenuta in sordina, se mai ce ne sia stata una, la mia attenzione si focalizza sulla creazione fatta; la progettazione di tale opera ha sicuramente richiesto l'intervento di architetti ed arredatori urbani d'oltreoceano, con uno spreco ingente di denaro pubblico in consulenze esterne, dovuto alla mancanza, in seno alla nostra struttura amministrativa, di geni di tale calibro, capaci di partorire una così imponente, stupenda e sbalorditiva opera di arredo urbano.
Credo che non ci sia più nulla da aggiungere all'argomento, a parte un piccolo dettaglio che, credo non sia sfuggito all'occhio vigile di qualcuno del centro-destra. La presenza dell'albero dell'Ulivo, che fa bella mostra di se al centro di una immensa e desertica aiuola, abbandonata già alle sterpaglie, grazie all'incuranza di un giardiniere che continua a nascondersi e a scappare dalle mansioni per cui qualcuno gli commisura una stipendio.
L'Ulivo, del Verde e in futuro un Pugno di Rose e la Falce del giardiniere che ripulisce, si spera. Non sarà mica un messaggio politico-subliminale di campagna elettorale? Alla prossima.
28/03/2006 | 6917 letture | 0 commenti
di La Civetta
Cerca nel sito
Eventi
Articoli
RUBRICHE | Fisco e Finanza
25/01/2018 | 12311 letture
di C.B.
RUBRICHE | Terza pagina
27/07/2017 | 17235 letture
di M.G.V.
RUBRICHE | Economia
22/01/2017 | 14301 letture
di G.A.
RUBRICHE | Medicina
05/07/2016 | 12577 letture
di C.S.
Informazioni utili
- » Farmacie
- » Trasporti
- » Associazioni
Conferimento rifiuti
Newsletter
La città e la sua gente
- » Storia
- » Personaggi
- » Emigrati
Meteo
Le previsioni per i prossimi 7 giorni a Vizzini.
Per i dettagli clicca qui.
Per i dettagli clicca qui.
Collabora e segnala
Vuoi segnalare un problema di cui InfoVizzini.it dovrebbe occuparsi?
Ti piacerebbe diventare uno dei nostri collaboratore?
Stai organizzando un evento?
Desideri inviarci una foto o un video su Vizzini?