Terza pagina
Amare Vizzini, Sagra della Ricotta 2005
Tanti sono gli articoli scritti sull'argomento, e tutti unanimi nel descriverla
forse come "Non se n'era vista una cosi prima d'ora", piena di spettacoli,
di folklore, di musica, di artigianato etc.
Si, quest'anno, grazie anche al tempo che ci è stato clemente, le tre giornate della sagra sono state ben organizzate, basti pensare che l'amministrazione, come tutti gli altri anni, ha cominciato a dedicarsi all'organizzazione della stessa solo un mese prima dall'evento.
Facendo un'analisi su come è andata, in relazione al fatto che si è impiegato così poco tempo ad organizzarla, mi chiedo cosa potrebbe venir fuori, se si cominciasse a lavorarci già dal 26, per il prossimo anno.
Tutto questo sarebbe possibile solo grazie all'esistenza di un comitato, un Ente Sagra della Ricotta, un gruppo formato da tutte le associazioni di Vizzini, nessuna esclusa ("Vizzini da Scoprire", "Gli Itineranti" e "I Cuntastorie", sono state deliberatamente escluse dall'amministrazione in sede di organizzazione Sagra, n.d.r.) dagli allevatori, dal gruppo dirigenziale scelto dall'amministrazione e da tutti i cittadini commercianti e non, volenterosi di dare una mano.
Immaginate cosa salterebbe fuori da un gruppo così ben organizzato, da un gruppo che lavorerebbe a pieno ritmo, tutto l'anno solo ad esclusivo beneficio della Sagra.
I signori amministratori hanno fatto bene quest'anno, ma visto i loro impegni, sia di carattere professionale che amministrativo, non possono dedicarsi sin da adesso all'organizzazione della Sagra, e quindi dovrebbero capire che è arrivata l'ora di farlo questo Ente, se ne parla sin da quando si è insediata questa amministrazione, ma ancora tutto è nell'aria.
Non si può pubblicizzare la Sagra tappezzando i muri delle città solo quattro giorni prima dell'evento, la pubblicità deve essere fatta mesi prima e per poter far ciò bisogna avere già in mano un programma dettagliato; per avere la pubblicità sulla stampa del settore, riviste mensili o quindicinali, bisogna comunicare in tempo utile il programma, i comunicati stampa vanno fatti mesi prima; allora sì che la pubblicità funziona.
Bisogna coinvolgere i produttori locali, invogliandoli a produrre e promuovere i loro prodotti, magari dando loro la possibilità di fare la ricotta con il proprio latte nei vari quartieri storici del paese, decentrando così, una volta per tutte, la mescita della ricotta dalla sola Piazza Marconi, ed evitando così quell'assembramento di turisti solo in una parte del paese.
Creare un piccolo "Museo degli Antichi Mestieri" coinvolgendo i pochi artigiani rimasti a dare delle dimostrazioni in loco della loro arte e integrando la visita esponendo le attrezzature da loro usate, attrezzature un tempo in possesso dell'Archeoclub.
Far rivivere ai turisti le bellezze di un tempo che Vizzini offriva, prima dello scempio edilizio, creando una mostra fotografica con foto d'epoca e magari realizzare un plastico di Vizzini com'era e come non sarà mai più. Foto del vecchio Mercato, del teatro Comunale, della chiesa di Sant'Ippolito, dei Giardini dei Gesuiti a ridosso della chiesa di S. Sebastiano, di Piazza Marconi col suo "Parcu 'a musica" con le ringhiere ed i vasi in pietra.
Tenere le chiese aperte e far rivivere ai turisti, esponendo sia i costumi usati durante le processioni sia i santi interessati alla settimana santa, le processione dell'Addolorata e della Congiunta, invogliandoli così a ritornare per un altro appuntamento a Vizzini nei giorni della Santa Pasqua.
Creare un piccolo museo con i costumi usati per le rappresentazioni del "Presepe Vivente" e della "Passione", costumi disegnati e realizzati in loco, esponendo foto delle rappresentazioni.
Tante possono essere le idee e altrettanto debbono essere gli organizzatori, immaginate la sagra appena passata e integratela a queste idee, cosa ne salterebbe fuori?
Si, quest'anno, grazie anche al tempo che ci è stato clemente, le tre giornate della sagra sono state ben organizzate, basti pensare che l'amministrazione, come tutti gli altri anni, ha cominciato a dedicarsi all'organizzazione della stessa solo un mese prima dall'evento.
Facendo un'analisi su come è andata, in relazione al fatto che si è impiegato così poco tempo ad organizzarla, mi chiedo cosa potrebbe venir fuori, se si cominciasse a lavorarci già dal 26, per il prossimo anno.
Tutto questo sarebbe possibile solo grazie all'esistenza di un comitato, un Ente Sagra della Ricotta, un gruppo formato da tutte le associazioni di Vizzini, nessuna esclusa ("Vizzini da Scoprire", "Gli Itineranti" e "I Cuntastorie", sono state deliberatamente escluse dall'amministrazione in sede di organizzazione Sagra, n.d.r.) dagli allevatori, dal gruppo dirigenziale scelto dall'amministrazione e da tutti i cittadini commercianti e non, volenterosi di dare una mano.
Immaginate cosa salterebbe fuori da un gruppo così ben organizzato, da un gruppo che lavorerebbe a pieno ritmo, tutto l'anno solo ad esclusivo beneficio della Sagra.
I signori amministratori hanno fatto bene quest'anno, ma visto i loro impegni, sia di carattere professionale che amministrativo, non possono dedicarsi sin da adesso all'organizzazione della Sagra, e quindi dovrebbero capire che è arrivata l'ora di farlo questo Ente, se ne parla sin da quando si è insediata questa amministrazione, ma ancora tutto è nell'aria.
Non si può pubblicizzare la Sagra tappezzando i muri delle città solo quattro giorni prima dell'evento, la pubblicità deve essere fatta mesi prima e per poter far ciò bisogna avere già in mano un programma dettagliato; per avere la pubblicità sulla stampa del settore, riviste mensili o quindicinali, bisogna comunicare in tempo utile il programma, i comunicati stampa vanno fatti mesi prima; allora sì che la pubblicità funziona.
Bisogna coinvolgere i produttori locali, invogliandoli a produrre e promuovere i loro prodotti, magari dando loro la possibilità di fare la ricotta con il proprio latte nei vari quartieri storici del paese, decentrando così, una volta per tutte, la mescita della ricotta dalla sola Piazza Marconi, ed evitando così quell'assembramento di turisti solo in una parte del paese.
Creare un piccolo "Museo degli Antichi Mestieri" coinvolgendo i pochi artigiani rimasti a dare delle dimostrazioni in loco della loro arte e integrando la visita esponendo le attrezzature da loro usate, attrezzature un tempo in possesso dell'Archeoclub.
Far rivivere ai turisti le bellezze di un tempo che Vizzini offriva, prima dello scempio edilizio, creando una mostra fotografica con foto d'epoca e magari realizzare un plastico di Vizzini com'era e come non sarà mai più. Foto del vecchio Mercato, del teatro Comunale, della chiesa di Sant'Ippolito, dei Giardini dei Gesuiti a ridosso della chiesa di S. Sebastiano, di Piazza Marconi col suo "Parcu 'a musica" con le ringhiere ed i vasi in pietra.
Tenere le chiese aperte e far rivivere ai turisti, esponendo sia i costumi usati durante le processioni sia i santi interessati alla settimana santa, le processione dell'Addolorata e della Congiunta, invogliandoli così a ritornare per un altro appuntamento a Vizzini nei giorni della Santa Pasqua.
Creare un piccolo museo con i costumi usati per le rappresentazioni del "Presepe Vivente" e della "Passione", costumi disegnati e realizzati in loco, esponendo foto delle rappresentazioni.
Tante possono essere le idee e altrettanto debbono essere gli organizzatori, immaginate la sagra appena passata e integratela a queste idee, cosa ne salterebbe fuori?
04/05/2005 | 3250 letture | 0 commenti
di La Civetta
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