Terza pagina
Il Parco della rimembranza
Se c'è un luogo che per tutti i paesani è il simbolo delle passeggiate
domenicali, quello è la cara vecchia "Villa", il luogo delle foto
d'infanzia sui bordi della vecchia vasca, su cui ci si poteva sedere a chiacchierare,
se non tirava vento, altrimenti si rischiava la doccia dei giochi d'acqua di quella
semplice vasca di cemento, che da alcuni anni è stata soppiantata da una
vigorosa vasca in pietra nera con relativo "totem" al centro (triste
presagio del "cielodurismo" leghista che sta sconvolgendo l'Italia?).
È anche il luogo delle prime incerte pedalate su bici con doppie rotelle di sicurezza, e poi crescendo, il luogo delle prime calie dalla scuola, giusto ch'era di passaggio, degli appuntamenti, i primi, delle belle serate primaverili e, quando il verde era più fitto e le aiuole più rigogliose, luogo complice e galeotto si sentiva sussurrare a quelle eternamente più "esperte" dell'ultimo anno... ma!
Luogo, per completare il ciclo, delle foto degli sposini, di qualche anno fa, dietro il famoso albero che ad un certo punto si unisce in un unico fusto formando la forma di un cuore che avrà ornato migliaia di album di nozze. Ma da tempo ormai sposini ed innamorati non saranno merce troppo comune, gli alberi, il verde e le aiuole, si sono fatti radi come la canizie sul capo di un anziano, anche se ultimamente qualche fiore in più comincia a vedersi, certamente i pochi alberi non potranno riparare dalla calura estiva, specie dopo l'ultima "pulizia".
Eppure era il luogo "ameno" per eccellenza orgoglio della Vizzini Nuova tra le due guerre. Il Parco delle Rimembranza sorse, come si legge sui pesanti cancelli in ferro, nell'anno 1925, a "Imperituro ricordo" dei caduti vizzinesi della Prima Grande Guerra che pare furono 180 ed altrettanti furono gli alberi impiantati, uno per ogni caduto.
L'opera venne realizzata grazie alla "indefessa operosità" dell'illustre sindaco Baronello Gaudioso" sui terreni che prima erano di proprietà del Convento dei Frati Minori Osservanti di S. Maria di Gesù, i lavori costarono all'epoca a ragguardevole somma di 70.000 lire. Mentre le piante vennero comprate negli storici Grandi Vivai Sciacca di Catania. Da un pò di tempo, come spesso accade, questo luogo "della Rimembranza" comincia a perdere la memoria, un centinaio di alberi dei 180 impiantati, e va bene che non tutti hanno vita lunga come ficus e olivi, ma un recupero d'un pizzico d'amore per la natura, oltre che della propria memoria e storia non sarebbe che auspicabile!
Un esempio per tutti, un simpatico e distinto signore che ha "adottato" un piccolo giardinetto che era ormai diventato una discarica, proprio sotto il belvedere di Piazza Marconi da lui trasformato, con amore e pazienza, in un delizioso giardino.
È anche il luogo delle prime incerte pedalate su bici con doppie rotelle di sicurezza, e poi crescendo, il luogo delle prime calie dalla scuola, giusto ch'era di passaggio, degli appuntamenti, i primi, delle belle serate primaverili e, quando il verde era più fitto e le aiuole più rigogliose, luogo complice e galeotto si sentiva sussurrare a quelle eternamente più "esperte" dell'ultimo anno... ma!
Luogo, per completare il ciclo, delle foto degli sposini, di qualche anno fa, dietro il famoso albero che ad un certo punto si unisce in un unico fusto formando la forma di un cuore che avrà ornato migliaia di album di nozze. Ma da tempo ormai sposini ed innamorati non saranno merce troppo comune, gli alberi, il verde e le aiuole, si sono fatti radi come la canizie sul capo di un anziano, anche se ultimamente qualche fiore in più comincia a vedersi, certamente i pochi alberi non potranno riparare dalla calura estiva, specie dopo l'ultima "pulizia".
Eppure era il luogo "ameno" per eccellenza orgoglio della Vizzini Nuova tra le due guerre. Il Parco delle Rimembranza sorse, come si legge sui pesanti cancelli in ferro, nell'anno 1925, a "Imperituro ricordo" dei caduti vizzinesi della Prima Grande Guerra che pare furono 180 ed altrettanti furono gli alberi impiantati, uno per ogni caduto.
L'opera venne realizzata grazie alla "indefessa operosità" dell'illustre sindaco Baronello Gaudioso" sui terreni che prima erano di proprietà del Convento dei Frati Minori Osservanti di S. Maria di Gesù, i lavori costarono all'epoca a ragguardevole somma di 70.000 lire. Mentre le piante vennero comprate negli storici Grandi Vivai Sciacca di Catania. Da un pò di tempo, come spesso accade, questo luogo "della Rimembranza" comincia a perdere la memoria, un centinaio di alberi dei 180 impiantati, e va bene che non tutti hanno vita lunga come ficus e olivi, ma un recupero d'un pizzico d'amore per la natura, oltre che della propria memoria e storia non sarebbe che auspicabile!
Un esempio per tutti, un simpatico e distinto signore che ha "adottato" un piccolo giardinetto che era ormai diventato una discarica, proprio sotto il belvedere di Piazza Marconi da lui trasformato, con amore e pazienza, in un delizioso giardino.
02/05/2005 | 3219 letture | 0 commenti
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