Terza pagina
Vizzini nel cuore: intervista a Giovanna Li Volti Guzzardi
Che Vizzini gli sia rimasta nel cuore lo si capisce subito. Alla lingua e alla
cultura italiana ha dedicato l'impegno di una vita. Giovanna Li Volti Guzzardi,
vizzinese emigrata in Australia, fondatrice ed oggi Presidente dell'Accademia
Letteraria Italo-Australiana Scrittori, ha rilasciato un'intervista per InfoVizzini.it,
e nelle sue parole non nasconde certo l'amore per la scrittura e per il suo paese
d'origine.
Quando e come è maturata la decisione di lasciare Vizzini e di trasferirsi in Australia?
"Appena dopo sposati a mio marito è venuta l'idea di fare il secondo viaggio di nozze in Australia. Siamo partiti il 21 Aprile 1964 con la bellissima nave Guglielmo Marconi, avevamo la cabina al Ponte B. Come i turisti. Ci siamo tanto divertiti.
Siamo rimasti in Australia, a Melbourne, perchè affascinati da questa maestosa e grandissima isola australiana, che subito ci ha conquistati."
Ritiene che anche qui a Vizzini avrebbe potuto coltivare l'interesse per la scrittura e portare avanti il progetto che ha poi dato vita all'A.L.I.A.S., oppure l'ambiente australiano rappresenta un terreno più fertile per sviluppare la sua passione?
"Sicuramente a Vizzini non avrei potuto creare l'A.L.I.A.S. Manca l'interesse.
In Australia ho voluto fortemente che non si dimenticasse l'italiano, ecco perchè ho insegnato italiano a tutti da volontaria, per non far morire la nostra meravigliosa lingua italiana, idea accettata con grande entusiasmo da tutti; infatti ho trovato tanto supporto proprio dagli australiani."
Da dove nasce la sua passione per la scrittura?
"Io ho avuto la passione per la scrittura da quando ho saputo tenere la penna in mano. Sapevo già scrivere un po' prima di andare a scuola, mio papà, musicista classico operistico e appassionato di letteratura, mi ha insegnato a scrivere e leggere nei primi anni di vita. Mettevo le mie poesie sotto il suo piatto e lui le leggeva felice ed io continuavo a scrivere..."
Cosa l'ha spinta a fondare l'Accademia Letteraria Italo-Australiana Scrittori?
"I concorsi letterari che facevo fare ai miei alunni. La biblioteca comunale, dove insegnavo italiano a tutti i bambini di ogni nazionalità e il comune che sponsorizzava trofei, diplomi, rinfreschi etc. erano così entusiasti per il grande successo delle classi d'italiano (insegnavo italiano 4 ore ogni sabato), che mi hanno detto di fare più concorsi l'anno. Io ho risposto che, se mi avessero dato la biblioteca, avrei organizzato concorsi per grandi e piccini. Loro mi hanno risposto: "Giovanna, sei grande, la biblioteca è tua!". Ho fatto subito la pubblicità sui giornali italiani, loro sui giornali australiani. Il 7 maggio 1992 abbiamo avuto il primo incontro A.L.I.A.S. Un grande successo!"
Sono ormai diversi anni che porta avanti la sua passione per la scrittura. Quali sono state in questi anni le soddisfazioni più grandi?
"Prima di tutto ottenere una pagina italiana in un giornale australiano. Ogni mese sorteggiavamo l'autore, preparavo la pagina con le poesie e il Comune la pubblicava in lingua italiana. Un miracolo!
Nel 1995 sono stata eletta Cittadina dell'anno dal mio Comune, ed anche nel 2000. Ho ricevuto un mare di riconoscimenti, dal Governatore del Victoria, dal Primo Ministro Australiano e dal Governatore d'Australia, dalla Camera di Commercio Italiana, il Patrocinio dal Consolato Generale d'Italia e dall'Istituto Italiano di Cultura, l'invito dal Ministero degli Esteri Italiano a venire a fare dei progetti in Italia, ma soprattutto la grande soddisfazione è che l'A.L.I.A.S. è amata in tutto il mondo.
Io penso sempre al grande successo dell'A.L.I.A.S., dei miei scritti non m'interessa più (ho preso tantissimi premi); scrivo perchè se non scrivessi morirei, è il mio vizio, ma m'interessano gli scritti degli altri e spingerli a partecipare al Concorso."
Oltre all'ormai affermato Concorso Letterario A.L.I.A.S, giunto quest'anno alla tredicesima edizione, quali sono i progetti futuri dell'Accademia da Lei presieduta? Ritiene che in queste iniziative possa in qualche modo rientrare Vizzini?
"Il mio progetto prioritario resta il Concorso Letterario Internazionale, poichè ci ha dato modo di espanderci ovunque, di essere apprezzati ovunque; abbiamo ogni anno la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana e del nostro Papa, i diplomi sponsorizzati ogni anno dal CRASES di Palermo etc.
Ho sempre desiderato con tutto il cuore poter avere qualcosa da dare in Premio dal Comune di Vizzini, ma per quanto abbia chiesto e avuto risposte positive, non ho mai ricevuto niente. Questo mi ha fatto molto male, la nostra serata di premiazione è qualcosa di straordinario, abbiamo 400 persone in sala, un mare di ospiti d'onore (anche dall'Italia), tanti premi speciali, il mio più grande desiderio sarebbe di avere qualcosa dalla mia Vizzini da dare in Premio, magari consegnarlo personalmente il nostro Sindaco."
La sua produzione letteraria ha raggiunto una consistenza notevole. Ha mai citato Vizzini dei suoi scritti?
"Sempre! Vizzini, la Sicilia e l'Italia sono sempre presenti nei miei scritti."
Quali sono le sue sensazioni su Vizzini quando torna a trovarci? Trova che questo paese abbia fatto dei passi avanti rispetto a quando lo ha lasciato?
"Sono tornata a Vizzini cinque volte in 41 anni. Lontana, mi avvolge il profumo della mia Terra appena arrivata a Roma, un profumo tenuto sempre nel cuore!
Arrivata a Vizzini, sento l'odore inconfondibile di casa mia, ancora lì che mi aspetta sempre, una sensazione di felicità completa e assoluta. Vizzini bellissima! ha fatto passi da gigante, una meravigliosa moderna cittadina, ma ha poca gente e molto poco diventimento per i giovani."
Vizzini gode di un patrimonio inestimabile rappresentato dall'eredità culturale del Verga. Da "osservatore esterno" quali sono le sue impressioni su questo argomento? Pensa che si potrebbe fare di più? Se Lei fosse rimasta a Vizzini, pensa che si sarebbe potuta interessare del mondo verghiano? E se si, in che modo e con quali iniziative?
"Vizzini, la città del Verga! Mi sento una figlia del Verga, lo menziono sempre anche nelle mie varie interviste, mi sento orgogliosa di essere vizzinese anche per questo nostro grande scrittore che ci ha dato tanto lustro coi suoi romanzi ambientati nella nostra cittadina.
Sono tornata l'anno scorso e aver trovato un Museo Verghiano mi ha dato una grande gioia. Se fossi rimasta a Vizzini avrei tanto lavorato per organizzare un Concorso Letterario di Narrativa e di Teatro a suo nome. Ma prima avrei fatto in modo di creare un'Associazione Letteraria "Giovanni Verga", munita di una vasta biblioteca. Avrei anche fatto il possibile per incentivare il turismo nei luoghi Verghiani. Vizzini avrebbe potuto fare molto di più per il nostro Verga!"
Sente mai la mancanza del suo paese natale? È mai stata presa dalla tentazione di ritornare a Vizzini?
"La mancanza del mio Paese natale è sempre in me, vive in me da quando l'ho lasciato. Purtroppo la mia famiglia e i miei impegni in Australia mi impongono di ripartire presto, così ricomincia subito il calvario della lontananza, della mia agonia, accompagnata dall'irresistibile voglia e nostalgia di ritornare al più presto!"
Nonostante Lei abbia lasciato Vizzini ormai da parecchi anni, i ricordi del paese d'origine non sbiadiscono mai. Se dovesse descrivere Vizzini ad una persona che non ha mai visitato questo paese, quali parole e quali frasi userebbe?
"Vizzini! Un paese che non è un paese, qualcosa che affascina e che ti prende il cuore appena ci metti piede, una straordinaria cittadina storica, culturale, letteraria, moderna, antica, un agglomerato stupendo d'Arte dappertutto, che nessun altro paese siciliano possiede, un'attrazione incredibile per chi ha la fortuna di visitarlo, infatti vorrà ritornarci almeno un'altra volta nella vita.
Vizzini! Una meravigliosa cittadina da visitare angolo dopo angolo, che ti entra dentro e non la dimenticherai mai più, perchè possiede il fascino di una storia antica, palzazzi stile barocco, Chiese antichissime con quadri e statue di Santi di valore inestimabile, un'infinità di luoghi verghiani e altri personaggi storici; il tutto unito alle bellezze moderne che la rendono unica e indimenticabile!"
Quando e come è maturata la decisione di lasciare Vizzini e di trasferirsi in Australia?
"Appena dopo sposati a mio marito è venuta l'idea di fare il secondo viaggio di nozze in Australia. Siamo partiti il 21 Aprile 1964 con la bellissima nave Guglielmo Marconi, avevamo la cabina al Ponte B. Come i turisti. Ci siamo tanto divertiti.
Siamo rimasti in Australia, a Melbourne, perchè affascinati da questa maestosa e grandissima isola australiana, che subito ci ha conquistati."
Ritiene che anche qui a Vizzini avrebbe potuto coltivare l'interesse per la scrittura e portare avanti il progetto che ha poi dato vita all'A.L.I.A.S., oppure l'ambiente australiano rappresenta un terreno più fertile per sviluppare la sua passione?
"Sicuramente a Vizzini non avrei potuto creare l'A.L.I.A.S. Manca l'interesse.
In Australia ho voluto fortemente che non si dimenticasse l'italiano, ecco perchè ho insegnato italiano a tutti da volontaria, per non far morire la nostra meravigliosa lingua italiana, idea accettata con grande entusiasmo da tutti; infatti ho trovato tanto supporto proprio dagli australiani."
Da dove nasce la sua passione per la scrittura?
"Io ho avuto la passione per la scrittura da quando ho saputo tenere la penna in mano. Sapevo già scrivere un po' prima di andare a scuola, mio papà, musicista classico operistico e appassionato di letteratura, mi ha insegnato a scrivere e leggere nei primi anni di vita. Mettevo le mie poesie sotto il suo piatto e lui le leggeva felice ed io continuavo a scrivere..."
Cosa l'ha spinta a fondare l'Accademia Letteraria Italo-Australiana Scrittori?
"I concorsi letterari che facevo fare ai miei alunni. La biblioteca comunale, dove insegnavo italiano a tutti i bambini di ogni nazionalità e il comune che sponsorizzava trofei, diplomi, rinfreschi etc. erano così entusiasti per il grande successo delle classi d'italiano (insegnavo italiano 4 ore ogni sabato), che mi hanno detto di fare più concorsi l'anno. Io ho risposto che, se mi avessero dato la biblioteca, avrei organizzato concorsi per grandi e piccini. Loro mi hanno risposto: "Giovanna, sei grande, la biblioteca è tua!". Ho fatto subito la pubblicità sui giornali italiani, loro sui giornali australiani. Il 7 maggio 1992 abbiamo avuto il primo incontro A.L.I.A.S. Un grande successo!"
Sono ormai diversi anni che porta avanti la sua passione per la scrittura. Quali sono state in questi anni le soddisfazioni più grandi?
"Prima di tutto ottenere una pagina italiana in un giornale australiano. Ogni mese sorteggiavamo l'autore, preparavo la pagina con le poesie e il Comune la pubblicava in lingua italiana. Un miracolo!
Nel 1995 sono stata eletta Cittadina dell'anno dal mio Comune, ed anche nel 2000. Ho ricevuto un mare di riconoscimenti, dal Governatore del Victoria, dal Primo Ministro Australiano e dal Governatore d'Australia, dalla Camera di Commercio Italiana, il Patrocinio dal Consolato Generale d'Italia e dall'Istituto Italiano di Cultura, l'invito dal Ministero degli Esteri Italiano a venire a fare dei progetti in Italia, ma soprattutto la grande soddisfazione è che l'A.L.I.A.S. è amata in tutto il mondo.
Io penso sempre al grande successo dell'A.L.I.A.S., dei miei scritti non m'interessa più (ho preso tantissimi premi); scrivo perchè se non scrivessi morirei, è il mio vizio, ma m'interessano gli scritti degli altri e spingerli a partecipare al Concorso."
Oltre all'ormai affermato Concorso Letterario A.L.I.A.S, giunto quest'anno alla tredicesima edizione, quali sono i progetti futuri dell'Accademia da Lei presieduta? Ritiene che in queste iniziative possa in qualche modo rientrare Vizzini?
"Il mio progetto prioritario resta il Concorso Letterario Internazionale, poichè ci ha dato modo di espanderci ovunque, di essere apprezzati ovunque; abbiamo ogni anno la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana e del nostro Papa, i diplomi sponsorizzati ogni anno dal CRASES di Palermo etc.
Ho sempre desiderato con tutto il cuore poter avere qualcosa da dare in Premio dal Comune di Vizzini, ma per quanto abbia chiesto e avuto risposte positive, non ho mai ricevuto niente. Questo mi ha fatto molto male, la nostra serata di premiazione è qualcosa di straordinario, abbiamo 400 persone in sala, un mare di ospiti d'onore (anche dall'Italia), tanti premi speciali, il mio più grande desiderio sarebbe di avere qualcosa dalla mia Vizzini da dare in Premio, magari consegnarlo personalmente il nostro Sindaco."
La sua produzione letteraria ha raggiunto una consistenza notevole. Ha mai citato Vizzini dei suoi scritti?
"Sempre! Vizzini, la Sicilia e l'Italia sono sempre presenti nei miei scritti."
Quali sono le sue sensazioni su Vizzini quando torna a trovarci? Trova che questo paese abbia fatto dei passi avanti rispetto a quando lo ha lasciato?
"Sono tornata a Vizzini cinque volte in 41 anni. Lontana, mi avvolge il profumo della mia Terra appena arrivata a Roma, un profumo tenuto sempre nel cuore!
Arrivata a Vizzini, sento l'odore inconfondibile di casa mia, ancora lì che mi aspetta sempre, una sensazione di felicità completa e assoluta. Vizzini bellissima! ha fatto passi da gigante, una meravigliosa moderna cittadina, ma ha poca gente e molto poco diventimento per i giovani."
Vizzini gode di un patrimonio inestimabile rappresentato dall'eredità culturale del Verga. Da "osservatore esterno" quali sono le sue impressioni su questo argomento? Pensa che si potrebbe fare di più? Se Lei fosse rimasta a Vizzini, pensa che si sarebbe potuta interessare del mondo verghiano? E se si, in che modo e con quali iniziative?
"Vizzini, la città del Verga! Mi sento una figlia del Verga, lo menziono sempre anche nelle mie varie interviste, mi sento orgogliosa di essere vizzinese anche per questo nostro grande scrittore che ci ha dato tanto lustro coi suoi romanzi ambientati nella nostra cittadina.
Sono tornata l'anno scorso e aver trovato un Museo Verghiano mi ha dato una grande gioia. Se fossi rimasta a Vizzini avrei tanto lavorato per organizzare un Concorso Letterario di Narrativa e di Teatro a suo nome. Ma prima avrei fatto in modo di creare un'Associazione Letteraria "Giovanni Verga", munita di una vasta biblioteca. Avrei anche fatto il possibile per incentivare il turismo nei luoghi Verghiani. Vizzini avrebbe potuto fare molto di più per il nostro Verga!"
Sente mai la mancanza del suo paese natale? È mai stata presa dalla tentazione di ritornare a Vizzini?
"La mancanza del mio Paese natale è sempre in me, vive in me da quando l'ho lasciato. Purtroppo la mia famiglia e i miei impegni in Australia mi impongono di ripartire presto, così ricomincia subito il calvario della lontananza, della mia agonia, accompagnata dall'irresistibile voglia e nostalgia di ritornare al più presto!"
Nonostante Lei abbia lasciato Vizzini ormai da parecchi anni, i ricordi del paese d'origine non sbiadiscono mai. Se dovesse descrivere Vizzini ad una persona che non ha mai visitato questo paese, quali parole e quali frasi userebbe?
"Vizzini! Un paese che non è un paese, qualcosa che affascina e che ti prende il cuore appena ci metti piede, una straordinaria cittadina storica, culturale, letteraria, moderna, antica, un agglomerato stupendo d'Arte dappertutto, che nessun altro paese siciliano possiede, un'attrazione incredibile per chi ha la fortuna di visitarlo, infatti vorrà ritornarci almeno un'altra volta nella vita.
Vizzini! Una meravigliosa cittadina da visitare angolo dopo angolo, che ti entra dentro e non la dimenticherai mai più, perchè possiede il fascino di una storia antica, palzazzi stile barocco, Chiese antichissime con quadri e statue di Santi di valore inestimabile, un'infinità di luoghi verghiani e altri personaggi storici; il tutto unito alle bellezze moderne che la rendono unica e indimenticabile!"
08/03/2005 | 4053 letture | 0 commenti
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