Terza pagina
Quartiere Matrice: panico semaforo
Già da un paio di giorni sono all'opera, i tecnici di una nota ditta locale
di impianti elettrici, per il montaggio del semaforo che farà il suo bel
lavoro a metà strada della via San Gregorio Magno, tra il civico 32 salendo
verso la Chiesa Madre ed il civico 47 scendendo verso piazza Umberto I.
L'intero quartiere, ed in particolar modo i residenti della zona interessata, sono in fermento, in quanto all'unisono si stanno ancora chiedendo come verrà regolamentata la zona adiacente l'infernale macchina lampeggiante e con quale criterio, nel pieno rispetto della viabilità, verranno disposti i due divieti di sosta permanente, indispensabili per la fruibilità di una corretta viabilità senza imbottigliamenti alcuni.
Certo è (per usare una frase gridata in questi giorni dal pulpito di piazza Umberto I) che messo in funzione il semaforo, saranno eliminati almeno una decina di parcheggi, già abbastanza esigui in quel quartiere, quindi a tanti è sorta spontaneamente la domanda: «a chi è venuta in mente questa idea geniale?».
Girano voci di una petizione effettuata presso i residenti dell'intero quartiere Matrice, ma vi posso assicurare che, interpellando personalmente i diretti interessati, giurano di non aver mai visto nè sentito qualcuno dell'Amministrazione portare alla loro attenzione il progetto già ormai in fase di completamento; l'unica richiesta presentata ai proprietari degli immobili interessati per l'ubicazione degli impianti, è stata quella fatta dall'assessore Zuccalà, richiesta che mirava solo ad ottenere l'autorizzazione per il montaggio; già a progetto approvato con relativa delibera.
A nessuno dell'amministrazione è balenata l'idea, prima di affrontare le spese per l'acquisto ed il montaggio degli stessi, di consultare i residenti ed esporre loro i problemi e le conseguenza annesse ad una tale decisione; di certo nessuno si è preoccupato di dire loro che dovranno fare un terno al lotto tutte le volte che torneranno a casa, quando invano cercheranno un parcheggio per la propria auto. Magari qualche verde buontempone risolverà il problema inneggiando ad una buona, salutare e lunga passeggiata, dal parcheggio sino a casa, ma sarà proprio il parcheggio che risulterà difficile da trovare, viste le viuzze e gli esigui spazi-parcheggio del quartiere. Ed allora come si risolverà il problema? Non si rispetteranno i divieti di sosta e si creerà il panico ad ogni rosso che scatta? Si obbligheranno gli utenti in questione a parcheggiare la propria auto a piazza De Gasperi? Una volta per tutte si istituirà il Vigile di quartiere, con turni di 24 ore, solo a tutela e rispetto del divieto di sosta a ridosso dei due semafori? O cos'altro?
Nell'aria già aleggia, a tutela di un diritto acquisito nel tempo, la volontà da parte di quei residenti defraudati, di effettuare questa volta una vera petizione e chiedere udienza al sindaco in persona. Staremo a vedere, una cosa è certa: l'Amministrazione appena insediata avrà subito un "micino da pelare". Visto anche che da parte di chi sta ancora pranzando con un buon piatto di "fegato (livoltiano) alla veneziana" arrivano le prime frecciate tipo: «come mai solo dopo le elezioni e non prima?», «paura di perdere consensi elettorali?».
L'intero quartiere, ed in particolar modo i residenti della zona interessata, sono in fermento, in quanto all'unisono si stanno ancora chiedendo come verrà regolamentata la zona adiacente l'infernale macchina lampeggiante e con quale criterio, nel pieno rispetto della viabilità, verranno disposti i due divieti di sosta permanente, indispensabili per la fruibilità di una corretta viabilità senza imbottigliamenti alcuni.
Certo è (per usare una frase gridata in questi giorni dal pulpito di piazza Umberto I) che messo in funzione il semaforo, saranno eliminati almeno una decina di parcheggi, già abbastanza esigui in quel quartiere, quindi a tanti è sorta spontaneamente la domanda: «a chi è venuta in mente questa idea geniale?».
Girano voci di una petizione effettuata presso i residenti dell'intero quartiere Matrice, ma vi posso assicurare che, interpellando personalmente i diretti interessati, giurano di non aver mai visto nè sentito qualcuno dell'Amministrazione portare alla loro attenzione il progetto già ormai in fase di completamento; l'unica richiesta presentata ai proprietari degli immobili interessati per l'ubicazione degli impianti, è stata quella fatta dall'assessore Zuccalà, richiesta che mirava solo ad ottenere l'autorizzazione per il montaggio; già a progetto approvato con relativa delibera.
A nessuno dell'amministrazione è balenata l'idea, prima di affrontare le spese per l'acquisto ed il montaggio degli stessi, di consultare i residenti ed esporre loro i problemi e le conseguenza annesse ad una tale decisione; di certo nessuno si è preoccupato di dire loro che dovranno fare un terno al lotto tutte le volte che torneranno a casa, quando invano cercheranno un parcheggio per la propria auto. Magari qualche verde buontempone risolverà il problema inneggiando ad una buona, salutare e lunga passeggiata, dal parcheggio sino a casa, ma sarà proprio il parcheggio che risulterà difficile da trovare, viste le viuzze e gli esigui spazi-parcheggio del quartiere. Ed allora come si risolverà il problema? Non si rispetteranno i divieti di sosta e si creerà il panico ad ogni rosso che scatta? Si obbligheranno gli utenti in questione a parcheggiare la propria auto a piazza De Gasperi? Una volta per tutte si istituirà il Vigile di quartiere, con turni di 24 ore, solo a tutela e rispetto del divieto di sosta a ridosso dei due semafori? O cos'altro?
Nell'aria già aleggia, a tutela di un diritto acquisito nel tempo, la volontà da parte di quei residenti defraudati, di effettuare questa volta una vera petizione e chiedere udienza al sindaco in persona. Staremo a vedere, una cosa è certa: l'Amministrazione appena insediata avrà subito un "micino da pelare". Visto anche che da parte di chi sta ancora pranzando con un buon piatto di "fegato (livoltiano) alla veneziana" arrivano le prime frecciate tipo: «come mai solo dopo le elezioni e non prima?», «paura di perdere consensi elettorali?».
18/05/2007 | 4305 letture | 0 commenti
di La Civetta
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