I racconti di Doctor
Incredibili ma veri: il manifesto politico-sociale
Galleria di personaggi strani, fatti, episodi, ai limiti della realtà.
Per rispetto della privacy i nomi ed i luoghi sono di pura fantasia.
Il manifesto politico-sociale
Eschilo nel Prometeo incatenato faceva dire ad Oceano: «La collera è una malattia; ma tu, Prometeo, forse non sai che il medico per guarirla sono le parole». Rispondeva Prometeo: «Ma deve essere al momento giusto, quando il cuore è placato: non si può spegnere l' accesso del furore».
Ero tentato fortemente di partecipare prima al dibattito che si era venuto a creare sull'argomento, anche perchè ho avuto la fortuna di trovarmi a Vizzini in questo periodo di ferie.
Ho assistito alla lettura del manifesto da parte di gente varia e le espressioni di commento sono state le più variopinte. Rientrato a Catania mi sono collegato ad InfoVizzini ed ho trovato "l'inferno scatenato" sul forum. Solo ora che "il cuore si è placato e l'accesso del furore" probabilmente è attenuato, come suggerisce Eschilo, prendo la parola per esprimere il mio sommesso parere.
Intanto devo dire che è bellissimo assistere a questo dibattito animato sì, ma tutto sommato leale, significa che la comunità vizzinese, soprattutto giovanile è viva e vivace, il che significa altresì che è garantito un futuro altrettanto vivo e vivace.
Non è stato il complesso musicale in sè e per sè ad agitare tanto le acque quanto il "manifesto"! L'arte è arte e per gli artisti, come per i poeti, sono ammesse tutte le licenze, altrimenti esercitiamo pericolose censure di triste memoria.
Mi chiedo perchè mai e come la musica, le canzoni, gli atteggiamenti di un gruppo di musicisti, peraltro abbastanza affermati, possano costituire istigazione alla droga per i ragazzi di Vizzini e possano gettare nello sconforto e nell'angoscia i tremebondi genitori vizzinesi. Premetto che in qualità di genitore, di uomo d'altri tempi, nonchè in ragione della mia professione sono contrario all'uso delle droghe come anche di qualsiasi sostanza dopante; ma vivo in una società come l'attuale in cui innegabilmente lo "spinello" come qualsiasi altra forma di "aiutino" (sostanze dopanti, integratori, spintarelle varie) impediscano ai nostri giovani di misurarsi con sè stessi, di rendersi conto delle proprie capacità e l'incitamento collettivo è quello di aggirare furbescamente le difficoltà e non di affrontarle "di petto".
Una società praticamente mediatica la nostra che osanna il vincitore, una società in cui facilmente scatta l'applauso anche in chiesa per un matrimonio come per un funerale!
Se un ragazzo fragile non riesce a raccogliere un applauso neanche giocando a pallone o non riesce a superare una difficoltà o peggio subisce una sconfitta entra in depressione prima e se non ha chi lo sostiene entra nel "disagio", e proprio il "disagio" è foriero della ricerca di alternative di sostegno (droga, alcol, altro).
Mi chiedo altresì: forse Vizzini è come le cosiddette "zone denuclearizzate" dove non esistono impianti nucleari, ma basta che salti in aria una centrale nucleare, anche se lontana, come Cernobyl, e la radioattività ricade anche su di noi denuclearizzati come l'umidità di questi giorni.
Continuando nell'ardito paragone mi chiedo: ma Vizzini è forse una zona immune da spaccio e consumo di droghe? A me risulta che a Vizzini lo spinello lo fumano "anche i gatti", ma c'è anche di peggio!
A proposito sono rimasto sorpreso una sera a vedere delle ragazze, tanto belline, ben vestite, eleganti che chiacchieravano sobriamente tra di loro e bevevano allegramente sedute ad un tavolo di un locale. Mi sono chiesto ma perchè mai si siedono al tavolo in un locale a bere tanta acqua e senza mangiare nulla? La mia gradevole "vivandiera" mi chiarì successivamente che le ragazze non bevevano acqua bensì vino bianco ed allorchè loro si rendevano conto che le ragazze esageravano non gliene servivano più.
Mi risulta che a Vizzini sono in tanti a "bere" più del lecito sia ragazzi che adulti, sia maschi che femmine, ed allegramente si avviano verso la strada comune della cirrosi epatica.
Mi chiedo infine perchè mai in un contesto temporale e sociale quale è il nostro ci stupiamo tanto se degli artisti musicisti parlino di droga ed ipocritamente ci eleviamo al ruolo di Catone-censore?
Giustamente un partecipante al forum (Cicci8) rinviava tutti ai SERT, bene! Ma oltre ai ragazzi mandiamoci pure i genitori (sia padre, che madre) a colloquiare con gli psicologi per rendersi conto di quanto e di quale danno siamo in grado di provocare noi genitori ai nostri figli, naturalmente "a fin di bene".
Non agogniamo atteggiamenti autoritari paramilitari: non portano da nessuna parte! Dialoghiamo con i nostri figli, mostriamo loro la nostra disponibilità ad accettarli sempre e comunque, confidiamo loro con modestia che nella vita non si può essere sempre vincitori ed in tutto, che anche noi abbiamo subito le nostre sconfitte, le nostre arrimazzate, le nostre delusioni, le nostre amarezze e che nonostante tutto siamo riusciti con i sacrifici, l'impegno quotidiano e la serietà a risollevarci e ad andare avanti. Parliamo con loro anche di banalità, ma dimostriamo di essere presenti nella loro vita, senza accuparli, solo così riusciremo a tenere lontano il disagio dai nostri figli, solo così riusciremo a "denuclearizzare" Vizzini.
Durante queste gradevoli ferie estive mi sono reso conto che la comunità vizzinese, specialmente quella giovanile, fatte le dovute eccezioni, ha tanto da insegnarci e da darci. Bisogna esercitare l'arte maieutica di tirare fuori il meglio da ognuno di loro secondo le proprie capacità ed attitudini senza offendere o disprezzare nessuno!
Indimenticabile: tempo addietro un eroinomane mi disse «dutturi 'ca l'eroina l'ha passari l'ECA (Ente Comunale Assistenza) picchì 'ca specialmenti d'inverno nun c'è nenti chi fari!».
Desidero fortemente cancellare questa frase dalla mia memoria!
Il manifesto politico-sociale
Eschilo nel Prometeo incatenato faceva dire ad Oceano: «La collera è una malattia; ma tu, Prometeo, forse non sai che il medico per guarirla sono le parole». Rispondeva Prometeo: «Ma deve essere al momento giusto, quando il cuore è placato: non si può spegnere l' accesso del furore».
Ero tentato fortemente di partecipare prima al dibattito che si era venuto a creare sull'argomento, anche perchè ho avuto la fortuna di trovarmi a Vizzini in questo periodo di ferie.
Ho assistito alla lettura del manifesto da parte di gente varia e le espressioni di commento sono state le più variopinte. Rientrato a Catania mi sono collegato ad InfoVizzini ed ho trovato "l'inferno scatenato" sul forum. Solo ora che "il cuore si è placato e l'accesso del furore" probabilmente è attenuato, come suggerisce Eschilo, prendo la parola per esprimere il mio sommesso parere.
Intanto devo dire che è bellissimo assistere a questo dibattito animato sì, ma tutto sommato leale, significa che la comunità vizzinese, soprattutto giovanile è viva e vivace, il che significa altresì che è garantito un futuro altrettanto vivo e vivace.
Non è stato il complesso musicale in sè e per sè ad agitare tanto le acque quanto il "manifesto"! L'arte è arte e per gli artisti, come per i poeti, sono ammesse tutte le licenze, altrimenti esercitiamo pericolose censure di triste memoria.
Mi chiedo perchè mai e come la musica, le canzoni, gli atteggiamenti di un gruppo di musicisti, peraltro abbastanza affermati, possano costituire istigazione alla droga per i ragazzi di Vizzini e possano gettare nello sconforto e nell'angoscia i tremebondi genitori vizzinesi. Premetto che in qualità di genitore, di uomo d'altri tempi, nonchè in ragione della mia professione sono contrario all'uso delle droghe come anche di qualsiasi sostanza dopante; ma vivo in una società come l'attuale in cui innegabilmente lo "spinello" come qualsiasi altra forma di "aiutino" (sostanze dopanti, integratori, spintarelle varie) impediscano ai nostri giovani di misurarsi con sè stessi, di rendersi conto delle proprie capacità e l'incitamento collettivo è quello di aggirare furbescamente le difficoltà e non di affrontarle "di petto".
Una società praticamente mediatica la nostra che osanna il vincitore, una società in cui facilmente scatta l'applauso anche in chiesa per un matrimonio come per un funerale!
Se un ragazzo fragile non riesce a raccogliere un applauso neanche giocando a pallone o non riesce a superare una difficoltà o peggio subisce una sconfitta entra in depressione prima e se non ha chi lo sostiene entra nel "disagio", e proprio il "disagio" è foriero della ricerca di alternative di sostegno (droga, alcol, altro).
Mi chiedo altresì: forse Vizzini è come le cosiddette "zone denuclearizzate" dove non esistono impianti nucleari, ma basta che salti in aria una centrale nucleare, anche se lontana, come Cernobyl, e la radioattività ricade anche su di noi denuclearizzati come l'umidità di questi giorni.
Continuando nell'ardito paragone mi chiedo: ma Vizzini è forse una zona immune da spaccio e consumo di droghe? A me risulta che a Vizzini lo spinello lo fumano "anche i gatti", ma c'è anche di peggio!
A proposito sono rimasto sorpreso una sera a vedere delle ragazze, tanto belline, ben vestite, eleganti che chiacchieravano sobriamente tra di loro e bevevano allegramente sedute ad un tavolo di un locale. Mi sono chiesto ma perchè mai si siedono al tavolo in un locale a bere tanta acqua e senza mangiare nulla? La mia gradevole "vivandiera" mi chiarì successivamente che le ragazze non bevevano acqua bensì vino bianco ed allorchè loro si rendevano conto che le ragazze esageravano non gliene servivano più.
Mi risulta che a Vizzini sono in tanti a "bere" più del lecito sia ragazzi che adulti, sia maschi che femmine, ed allegramente si avviano verso la strada comune della cirrosi epatica.
Mi chiedo infine perchè mai in un contesto temporale e sociale quale è il nostro ci stupiamo tanto se degli artisti musicisti parlino di droga ed ipocritamente ci eleviamo al ruolo di Catone-censore?
Giustamente un partecipante al forum (Cicci8) rinviava tutti ai SERT, bene! Ma oltre ai ragazzi mandiamoci pure i genitori (sia padre, che madre) a colloquiare con gli psicologi per rendersi conto di quanto e di quale danno siamo in grado di provocare noi genitori ai nostri figli, naturalmente "a fin di bene".
Non agogniamo atteggiamenti autoritari paramilitari: non portano da nessuna parte! Dialoghiamo con i nostri figli, mostriamo loro la nostra disponibilità ad accettarli sempre e comunque, confidiamo loro con modestia che nella vita non si può essere sempre vincitori ed in tutto, che anche noi abbiamo subito le nostre sconfitte, le nostre arrimazzate, le nostre delusioni, le nostre amarezze e che nonostante tutto siamo riusciti con i sacrifici, l'impegno quotidiano e la serietà a risollevarci e ad andare avanti. Parliamo con loro anche di banalità, ma dimostriamo di essere presenti nella loro vita, senza accuparli, solo così riusciremo a tenere lontano il disagio dai nostri figli, solo così riusciremo a "denuclearizzare" Vizzini.
Durante queste gradevoli ferie estive mi sono reso conto che la comunità vizzinese, specialmente quella giovanile, fatte le dovute eccezioni, ha tanto da insegnarci e da darci. Bisogna esercitare l'arte maieutica di tirare fuori il meglio da ognuno di loro secondo le proprie capacità ed attitudini senza offendere o disprezzare nessuno!
Indimenticabile: tempo addietro un eroinomane mi disse «dutturi 'ca l'eroina l'ha passari l'ECA (Ente Comunale Assistenza) picchì 'ca specialmenti d'inverno nun c'è nenti chi fari!».
Desidero fortemente cancellare questa frase dalla mia memoria!
08/09/2005 | 4141 letture | 0 commenti
di doctor
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