Terza pagina
Chiesa di Sant'Anna, primo appello andato a vuoto
L'appello per il salvataggio della chiesa di Sant'Anna, pubblicato in un precedente
articolo, è arrivato a destinazione. Ed in questi giorni è anche arrivata la risposta
a tale appello. Risposta purtroppo deludente per tutti noi:
"Gentile Margherita Riggio,
ho letto con attenzione e interesse il suo messaggio che dimostra sensibilità e partecipazione per le bellezze italiane e per quello che il FAI quotidianamente si impegna a fare. Il Suo proposito di preservare questo monumento, di certo uno dei piccoli gioielli del nostro patrimonio e di sottrarlo alla rapina e all’oblio, è davvero lodevole.
Il FAI restaura, tutela e protegge per sempre antiche dimore, castelli, parchi storici e aree di natura incontaminata, ricevute in lascito o in donazione.
Una volta restaurati i Beni vengono aperti al pubblico, affinchè tutti possano visitarli e soprattutto viverli. Riportare in vita le meraviglie del nostro paese non significa, infatti, soltanto restaurarle, ma vuol dire anche farle rivivere e permettere a tutti di goderne ogni giorno.
Quotidianamente quindi si lavora per conservare e gestire le proprietà ricevute in donazione e questo, gentile signora Riggio, è un impegno davvero notevole, che assorbe tutte le nostre energie e i nostri sforzi. Questo anche in considerazione del fatto che il FAI è una Fondazione no-profit, che non dispone di risorse proprie, ma è sostenuta unicamente dal generoso contributo di aderenti e sponsor.
Per questi motivi, sono costretta a comunicarLe che non abbiamo nè le strutture nè le forze per poter intervenire in modo adeguato per salvare la struttura da Lei segnalata.
Mi permetto di suggerirle la Fondazione Italia Nostra, che si occupa ad ampio raggio non solo di segnalare ma soprattutto di salvare dall'abbandono e dal degrado monumenti antichi e bellezze naturali, oltre a proteggere i beni culturali e ambientali italiani e che potrebbe prendere in considerazione quindi la sua preziosa segnalazione.
La ringrazio ancora di cuore per aver pensato a noi e La saluto molto cordialmente
Dr. Lucia Borromeo
Ufficio Cultura e Conservazione"
Adesso le speranze sono riposte sulla Fondazione Italia Nostra. La lettera è già partita, ed in attesa della risposta, incrociamo le dita.
"Gentile Margherita Riggio,
ho letto con attenzione e interesse il suo messaggio che dimostra sensibilità e partecipazione per le bellezze italiane e per quello che il FAI quotidianamente si impegna a fare. Il Suo proposito di preservare questo monumento, di certo uno dei piccoli gioielli del nostro patrimonio e di sottrarlo alla rapina e all’oblio, è davvero lodevole.
Il FAI restaura, tutela e protegge per sempre antiche dimore, castelli, parchi storici e aree di natura incontaminata, ricevute in lascito o in donazione.
Una volta restaurati i Beni vengono aperti al pubblico, affinchè tutti possano visitarli e soprattutto viverli. Riportare in vita le meraviglie del nostro paese non significa, infatti, soltanto restaurarle, ma vuol dire anche farle rivivere e permettere a tutti di goderne ogni giorno.
Quotidianamente quindi si lavora per conservare e gestire le proprietà ricevute in donazione e questo, gentile signora Riggio, è un impegno davvero notevole, che assorbe tutte le nostre energie e i nostri sforzi. Questo anche in considerazione del fatto che il FAI è una Fondazione no-profit, che non dispone di risorse proprie, ma è sostenuta unicamente dal generoso contributo di aderenti e sponsor.
Per questi motivi, sono costretta a comunicarLe che non abbiamo nè le strutture nè le forze per poter intervenire in modo adeguato per salvare la struttura da Lei segnalata.
Mi permetto di suggerirle la Fondazione Italia Nostra, che si occupa ad ampio raggio non solo di segnalare ma soprattutto di salvare dall'abbandono e dal degrado monumenti antichi e bellezze naturali, oltre a proteggere i beni culturali e ambientali italiani e che potrebbe prendere in considerazione quindi la sua preziosa segnalazione.
La ringrazio ancora di cuore per aver pensato a noi e La saluto molto cordialmente
Dr. Lucia Borromeo
Ufficio Cultura e Conservazione"
Adesso le speranze sono riposte sulla Fondazione Italia Nostra. La lettera è già partita, ed in attesa della risposta, incrociamo le dita.
29/03/2005 | 3126 letture | 0 commenti
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