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Molti ricordano la guerra degli Iblei

Riportiamo di seguito un articolo pubblicato sull'edizione di giovedì 31 gennaio 2008 del giornale «Il Globo», quotidiano italiano d'Australia, a firma di Frank Di Blasi. Il pezzo offre un'intervista a Domenico Anfora, vizzinese sottoufficiale dell'Aeronautica Militare e appassionato di storia militare, oltre che autore del libro «La cresta a coltello».

È stata inaugurata di recente presso la «Casa della memoria e delle arti» di Vizzini (Palazzo Trao-Ventimiglia), alla presenza del sindaco di Vizzini dott. Vito Cortese, dell'assessore alla Cultura prof. Luigi Bianco e del saggista avv. Fabrizio Francaviglia, la mostra dal titolo «La guerra negli Iblei, 10-15 luglio 1943», a cura di Domenico Anfora, sottoufficiale dell'Aeronautica Militare presso il 115° Deposito Sussidiario nei pressi di Vizzini, e Massimo Papa, direttore dei musei cittadini.
La mostra raccoglie immagini, testimonianze e memorie dello sbaro degli alleati in Sicilia. Molte le foto (alcune provenienti anche da Londra) raccolte dall'autore appassionato di storia militare.

Contattato telefonicamente a Vizzini, Mimmo Anfora - di origine catanese e autore del libro «La cresta a coltello», che riscotruisce in modo chiaro e intelligente i momenti più significativi della cosiddetta "Operazione Husky", con la quale gli americani e i loro alleati liberarono l'isola dai tedeschi - ci conferma il travagliato impegno per la realizzazione della mostra fotografica. Ha dovuto fare ricerche in tutti i paesi del Calatino e a Vizzini, Grammichele, Francofonte, Buccheri, Giarratana, Licodia Eubea, Ragusa, Militello, Caltagirone, Monterosso Almo, Scordia, Mineo e presso gli uffici competenti dell'Esercito Italiano e l'Aeronautica Militare e gli uffici storici militari di Londra, Berlino e Washington.
«Sono trascorsi oltre 64 anni da quell'estate del 1943 e dallo sbarco degli alleati in Sicilia - afferma Anfora - e Vizzini si è trovata nel crocevia delle operazioni strategiche; teatro di una serie di battaglie. Purtroppo sono rimasti in pochi sia a Vizzini e sia nelle cittadine dei dintorni, gli anziani testimoni dell'epoca, così non mi è stato facile ricostruire gli avvenimenti di quei sanguinosi giorni del luglio 1943. Ho dovuto unire alle testimonianze raccolte ciò che ho appreso dalle decine di libri sullo sbarco in Sicilia, durante la cosiddetta "Operazione Husky", e colmare i vuoti con alcune supposizioni e un po' di fantasia, senza però cambiare nulla al contesto storico e alle informazioni documentate sui luoghi citati, gli scontri avvenuti nelle campagne fra le due forze armate, le armi impiegate e i nomi dei comandanti».

Alla domanda se ha in programma una visita a Melbourne, Mimmo Anfora, cha ha dei parenti che vivono a Essendon, ha detto che gli farebbe molto piacere venire in Australia insieme alla moglie Rossella e al figlio Francesco, per incontrare degli anziani vizzinesi e di altre cittadine del Calatino. Quindi non ci resta che augurare a Mimmo Anfora - autore del libro che in modo straordinario e sensibile narra le vicissitudini delle popolazioni, dei personaggi e dei luoghi che furono teatro di una terribile bufera bellica - di poter venire tra qualche mese. Sarebbe una visita auspicabile e preziosa sia per lui, in quanto troverebbe una fonte di informazioni nel ricordo che gli anziani vizzinesi hanno della guerra, sia per le comunità paesane dei vari centri della provincia di Catania e della zona degli Iblei che verrebbero a conoscere meglio un capitolo di storia del loro glorioso passato. SOno molti i siciliani che bramano conscere a fondo le vicende legate allo sbarco degli Alleati in Sicilia e alla liberazione dall'occupazione tedesca. Da qui l'auspicio che Mimmo Anfora possa veramente far visita ai suoi corregionai di Melbourne.

Riportiamo alcune brevi note dal capitolo di introduzione "Il contesto storico - La battaglia di Vizzini": «La notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 sbarcavano in Sicilia le truppe anglo-americane: nel golfo di Noto 115.000 soldati dell'Ottava Armata britannica, mentre nel golfo di Gela 66.000 americani della Settima Armata. Vinte le resistenze delle truppe costiere italiane e respinti i contrattacchi italo-tedeschi dell'11 e 12 luglio, gli anglo-americani avanzarono su due direzioni: da Gela verso il centro della Sicilia e verso la piana di Catania e i monti iblei. Vizzini venne occupata il 14 luglio, e da Vizzini si sviluppava la duea e sanguinosa battaglia del Simeto, terminata il 5 agosto con la presa di Catania».

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